‘Stanchi di vedere i clienti rovinarsi’
Arci di Santa Maria ‘slot free’
La decisione oltre un anno fa
‘Ero stanco di vedere i clienti rovinarsi giocando alle slot machine’. Così il gestore dell’Arci di Santa Maria ha spiegato il motivo che lo hanno portato, insieme all’intero consiglio dell’Arci a liberare il locale di via Mulini dalle slot machine. Una decisione che ha anticipato i tempi, visto che Giancarlo Cattaneo il suo bar dalle slot lo ha liberato ben un anno e mezzo fa, ma a differenza di altri casi che hanno fatto clamore arrivando alla ribalta delle cronache nazionali, quello dell’Arci di Santa Maria è passato sotto sordina.
‘Ci abbiamo meditato un po’ – spiega Giancarlo Cattaneo – perché togliere le macchinette per noi significava perdere una parte consistente del guadagno, ma poi abbiamo deciso di liberarcene perché non potevamo vedere tutta quella gente che buttava via soldi così”. Mentre racconta il gestore dell’Arci indica il luogo dove stavano le macchinette e dove tantissima gente ha buttato il proprio stipendio o la propria pensione in pochi minuti. Una scelta coraggiosa visto che il guadagno, che andava diviso tra il gestore e il circolo Arci si aggirava tra le 700 e le mille euro al mese. ‘Abbiamo rinunciato a parecchio – aggiunge – ma siamo contenti di aver fatto quella scelta’.
La lotta alla ludopatia è in questo periodo arrivata alla ribalta delle cronache locali dopo che l’amministrazione comunale di Crema ha aderito al ‘Manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo’ e ha deciso di dire disincentivare i locali dal mettere le slot machine portando l’Imu al 10,6 per mille per tutti gli esercizi della città che al loro interno hanno macchinette. In città sono presenti sei sale slot e secondo i dati dei Monopoli ben 120 esercizi iscritti con slot su i circa 300 presenti in città.
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