Cronaca

Querele, Aiolfi non difenderà
Picco, ‘Io dal 2011
indennità dimezzata’

Non sono piaciute al sindaco di Bagnolo Cremasco le affermazione dell’ex collega ora candidato sindaco di Capergnanica, Giorgio Picco. Picco durante una conferenza stampa nella quale aveva dichiarato di voler querelare tre suoi ex consiglieri aveva dichiarato: “Denuncio coloro che hanno infangato il mio nome. Io confermo che quanto percepito dal comune di Capergnanica per il mio ruolo di sindaco è inferiore a quanto previsto. Sto valutando – aggiunge – di farmi difendere nell’eventuale causa dal sindaco di Bagnolo Cremasco, Doriano Aiolfi, il quale, quando è stato eletto si è conferito un’indennità equivalente al massimo consentito, senza che nessuno avesse nulla da dire”. Affermazioni che non sono piaciute al sindaco di Bagnolo Cremasco che ha immediatamente replicato, rifiutando la proposta di  difenderlo in una eventuale causa.

“In merito alle dichiarazioni rese dal candidato Sindaco di Capergnanica, Giorgio Picco, tengo a fare alcune precisazioni. – afferma Aiolfi – In primo luogo dal 2011 il sottoscritto ha quasi dimezzato la propria indennità; appena avuto dal Governo Nazionale le prime avvisaglie circa i “tagli” ai Comuni, il mio Gruppo, prima di chiedere sacrifici ai cittadini, ha deciso di dare, per primo e da subito, il buon esempio. Il numero degli assessori è stato diminuito da sei a quattro, ed io ho rinunciato a quasi la metà della mia indennità mensile. Per quanto riguarda poi la volontà di Picco di nominarmi quale proprio legale, rilevo che qualora lo stesso fosse coinvolto in un procedimento penale che lo veda contrapposto ad altri Consiglieri, od ex Consiglieri Comunali, non accetterei, per ragioni di opportunità, l’incarico; non ritengo infatti opportuno difendere un Collega Sindaco, od ex Collega Sindaco, in vicende giudiziarie contro altri Consiglieri od ex Consiglieri Comunali. Da quando rivesto infatti l’incarico di Sindaco di Bagnolo ho sempre cercato di tenere distinte le due attività. Da ultimo ritengo infine che la nomina del legale debba avvenire in base a scelte che riguardino la sua professionalità e non perché si ritiene che lo stessa abbia avuto un’esperienza personale simile alla propria; in merito ribadisco però che la mia indennità non è più comunque quella prevista dalla legge per un lavoratore autonomo, in quanto volontariamente da me quasi dimezzata”.

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