Cronaca

Area ex Olivetti irraggiungibile,
appello delle aziende ai comuni:
“Togliete i divieti, o moriamo”

Zona industriale irraggiungibile, imprese sul piede di guerra. L’ennesimo grido di allarme arriva da  60 imprenditori della zona industriale nell’area ex Olivetti, e da quella di San Benedetto. Due aree praticamente inaccessibili ai camion. Tra il divieto di transito per i mezzi pesanti a Pianengo, quello a Cremosano, arrivato dopo un ricorso al Tar e con una sorta di accordo: il via libera solo per quei trasporti diretti a San Benedetto, consegnare o ritirare merce a Crema è diventato praticamente impossibile. Ed ora Cremosano vuole pure inasprire il divieto con un blocco totoale.

Da qui la dura protesta degli imprenditori arrivati intorno al tavolo della Libera Associazione Artigiani e all’attenzione delle istituzioni. Nella sede in via Di Vittorio oltre al presidente della Libera Associazione Artigiani, Marco Bressanelli e al segretario Giuseppe Zucchetti, gli imprenditori Marina Zanotti dell’Omz, Antonio Cella, e Daniele Tarenzi della Cna, il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, il presidente della Provincia, Massimiliano Salini e l’assessore Giovanni Leoni. Una viabilità assurda che rende la città irraggiungibile soprattutto per chi proviene da nord: imprenditori costretti a fare la staffetta per portare i camion alle loro aziende, lamentele da parte degli autisti costretti a non rispettare i divieti,  multe che a volte fioccano ed un’unica possibilità: fare una quarantina per arrivare a Crema. Un grido di allarme e una richiesta chiara agli amministratoro: “Vogliamo una soluzione, e la vogliamo subito”.

Pronta la risposta: dal progetto per la realizzazione del prolungamento della Gronda Nord, presentato dalla Provincia, al no del sindaco Bonaldi alla richiesta del prefetto di dare il via libera alla chiusura della strada di Cremosano. Nonostante il parere favorevole degli uffici comunali.

Cinque chilometri di tangenziale, interamente nel territorio di Crema, che avrà un costo che potrà arrivare a 12milioni di euro. Per la cui realizzazione la provincia ha preso un impegno preciso: “Iniziare a lavorare subito”.  “Il Pgt di Crema prevede la possibilità di realizzare una bretella, tutta in area del comune. Considerati i chilometri e le rotonde dovrebbe costare dai 9 ai 12 milioni di euro. L’unico scoglio: quello di fare passare una idea più ampia, non una circonvallazione di Crema ma un progetto viabilistico per collegare Bre.be.mi alla Paullese e poi a Milano, un’opera di interesse regionale. L’importante per iniziare a lavorare è che non ci siano più dubbi sul tracciato, perché il tracciato perfetto non esiste e qualcuno sarà sempre scontento”, ha detto Salini. L’importante è che i sindaci dei comuni interessati, che saranno invitati a discutere, diano il via libera al passaggio dei mezzi pesanti finché la bretella non sarà realizzata.

“Chiaro – ha fatto eco il sindaco Bonaldi –  che al tavolo devono sedersi  i sindaci dei tre paesi, chiaro che al bretella è fondamentale perché non si può scaricare su via Indipendenza e via del Picco tutto il traffico diretto a Crema, ma altrettanto chiaro che il problema è qui ed ora. Io non darò il mio parere favorevole alla chiusura di Cremosano. Capisco il problema della sicurezza, ma non si possono far chiudere le imprese”. Quindi al lavoro per la tangenziale, ma via i divieti nei comuni fino alla sua realizzazione.

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