Cronaca

Sergnano, Alloni alla Regione:
‘Spostiamo la centrale’
Sabato corteo dei No Gasaran

La centrale di stoccaggio di Sergnano, l’inquinamento della falda superficiale, il rischio di realizzare una stazione di pompaggio nello stesso sito sono le preoccupazioni espresse da Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, in una interrogazione a risposta immediata, discussa durante la seduta del Consiglio regionale. Alloni ha insistito perché la centrale di pompaggio richiesta da Snam venga in primo luogo sottoposta alla Valutazione di impatto ambientale, e soprattutto perché venga valutato uno spostamento in una territorio meno compromesso rispetto a quello di Sergnano. Infatti a Sergnano esiste già una centrale di stoccaggio oltre ad essere stato riscontrato, anche nell’ultimo periodo un inquinamento da benzene.

“E’ stato più volte sottolineato come, dai monitoraggi effettuati nella centrale di stoccaggio gas di Sergnano sia stata rilevata la presenza diffusa di piombo e benzene. – ha spiegato Alloni in aula – Inoltre, nell’ambito del sito è stata riscontrata sismicità indotta. Eppure, a fronte di tutto questo, è in corso di autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico l’aumento della pressione al 105% e Regione Lombardia ha espresso parere favorevole. Nel contempo, però, ha escluso, lo scorso 26 novembre 2012, la procedura di Via per la nuova centrale di pompaggio del gas, richiesta da Snam”.

All’assessore all’Ambiente Claudia Terzi il consigliere Alloni ha chiesto perciò di sapere “se esiste il rischio di una possibile relazione tra i livelli di inquinamento rilevati e il complesso di impianti siti a distanza di poche centinaia di metri. Ma anche se il decreto di esclusione di Via per la centrale di pompaggio abbia adeguatamente tenuto in considerazione la complessità del territorio interessato. E se Regione Lombardia abbia intenzione di rassicurare la cittadinanza sulla massima tutela e sicurezza ambientale”.

L’assessore Terzi ha confermato la presenza di tutta una serie di controlli e tutele, anche attraverso una apposita centralina di monitoraggio. Ha detto anche che “il benzene nei piezometri non è riconducibile a rapporti di causa effetto in attività di stoccaggio” e che una “porzione del sito è in fase di bonifica”, mentre la centrale di pompaggio è in fase di autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico.

“Insomma, non ha certo smentito il lavoro dei suoi uffici – ha commentato a caldo Alloni –. Ma questo non è sufficiente e non mi posso ritenere soddisfatto delle risposte che ho ricevuto da Regione Lombardia: da un lato abbiamo il problema dell’inquinamento riscontrato anche di recente, nel febbraio 2013, in un territorio dove, oltre tutto, esiste una sismicità indotta. Dall’altro si vuole andare a costruire proprio lì, in quel punto già così problematico, una nuova centrale di pompaggio che potrebbe essere posizionata anche a distanze maggiori e non cambierebbe nulla, e senza nemmeno una procedura di Via che potrebbe sicuramente approfondire la decisione circa l’opportunità di realizzare questa struttura nello stesso comune di Sergnano. A Regione Lombardia chiedo di ascoltare le preoccupazioni mie e della cittadinanza e di non smarcarsi da questo caso, lasciando le scelte al Ministero che sta a Roma e non sul territorio”, ha concluso Alloni.

INTERROGAZIONE E MOZIONE DELLA MINORANZA

Oltre all’interrogazione da parte di Alloni rivolta alla Regione, sia per quanto riguarda la presenza di benzene che in merito all’esclusione dalla Via del progetto della centrale di stoccaggio sono state presentate all’attenzione del sindaco Gianluigi Bernardi che della giunta, una interrogazione e una mozione. A presentarle il gruppo di minoranza, Con la gente per Sergnano, guidato da Colombo Carpani. Nell’interrogazione il gruppo chiede alla giunta “se esiste il rischio di una possibile relazione tra i livelli di inquinamento rilevati e il complesso di impianti siti a distanza di poche centinaia di metri” e se il sindaco e la giunta non intendano relazionare e tranquillizzare la popolazione in merito a eventuali pericoli per la salute. Relativa alla centrale di pompaggio, invece, la mozione. La minoranza vorrebbe impegnare la giunta, a fronte della presenza sul territorio del sito di stoccaggio, ad incaricare tecnici e esperti terzi per effettuare una accurata valutazione di impatto ambientale, imputando i costi alla ditta Snam. I due documenti dovrebbero essere discussi nel primo consiglio comunale che verrà convocato.

IL CORTEO DEI NO GASARAN

Intanto prosegue la battaglia del comitato No Gasaran, che dopo una serie di assemblee pubbliche, ha organizzato per sabato 11 maggio una manifestazione con corteo per discutere del problema e di quale sia la strategia energetica che dovrebbe portare alla sovrapressione dello stoccaggio e alla realizzazione di una nuova centrale di pompaggio.

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