‘I Care’, cittadini interessati
alla cura della città
Presto una associazione
‘I care’, letteralmente mi preoccupo, mi interessa, mi prendo cura. Un nome significativo quello scelto dall’assessore Fabio Bergamaschi per una altrettanto significativa associazione: quella formata da cittadini che si preoccupano per Crema. In parole povere: diventa realtà l’associazione tanto auspicata da più parti per permettere ai cittadini di prendersi cura della propria città.
In che modo? Adottando, come hanno già fatto I Pantelù con il parco di via Sinigaglia e parecchi sponsor per le varie aree verdi, una zona della città per prendersene cura. Ma non solo per quanto riguarda il verde, cruccio di questa amministrazione per la mancanza di risorse per permettere un adeguato taglio soprattutto nei periodo estivi, ma anche di altri interventi, piccole manutenzioni stradali, tinteggiatura di scuole o edifici pubblici. Insomma una vera e propria associazioni di cittadini che aiutano, in questo periodo di difficoltà il comune a mantenere in ordine la città.
“I Care, questo il nome che daremo all’associazione che stiamo costituendo per permettere ai cittadini, che si sono messi a disposizione, di darci una mano per le varie manutenzioni, per la cura dei parchi, per le tinteggiature. E’ una prassi che è già in uso in città: come è noto i genitori sia di Santa Maria che di Castelnuovo hanno dipinto le aule delle scuole dei figli, i Pantelù si prendono cura del parchetto di via Sinigaglia, abbiamo trovato sponsor per le aree verdi ed ora altri cittadini si sono messi a disposizione per la cura della città. Allora abbiamo pensato di fare una associazione”, spiega l’assessore Fabio Bergamaschi.
E proprio in questi giorni con l’aiuto del segretario generale, Marica De Girolamo, l’assessore sta mettendo a punto i passaggio per fondare l’associazione e far sì che i cittadini possano prenderne parte. “Ci sono stati parecchi cittadini che ci hanno contattato per aiutare, quindi abbiamo pensato a come regolamentare questi interventi: faremo una associazione, i cui oneri per la creazione: documenti, notaio e quant’altro saranno a carico del comune, perché già i cittadini ci danno una mano, quindi non possiamo lasciare a loro anche gli oneri di creare l’associazione e di mettere in connessione i vari interessi e le persone disponibili”, sottolinea Bergamaschi che intende contattare tutte le forze politiche della città sperando che qualche consigliere possa dare una mano, magari mettendosi a disposizione o indicando persone interessate a farlo.
E tra tutti i cittadini una speranza per l’assessore: “Magari ci sarà anche un notaio che metterà a disposizione gratuitamente la sua prestazione per fondare l’associazione. Speriamo, non si sa mai”, conclude Bergamaschi.
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