Cronaca

Crisi, situazione insostenibile
Beretta: “Il comune da solo
non ce la fa, serve aiuto di tutti”

Tagli al sociale e famiglie sempre più in difficoltà. Dopo i numeri drammatici emersi nel corso dell’ultima commissione Servizi Sociali e confermati dai dati Caritas, il comune cerca nuove strade per finanziare gli interventi e dare una mano ai cittadini in seria difficoltà

Ora punta sul 5 per mille, anche se il ritorno non sarà immediato viste le tempistiche per l’assegnazione dei fondi. “Anche nel 2012 il Fondo nazionale per le politiche sociali, che serve a finanziare gli interventi sul territorio per le attività sociali e che quindi viene destinato a tutti i Comuni,  e’ stato fortemente ridimensionato: dare al Comune il 5 per mille aiuta a recuperare almeno una parte dei fondi che sono venuti a mancare per aiutare le fasce più bisognose della nostra città e servirà per alleviare le situazioni di disagio che sempre più frequentemente abbiamo sotto gli occhi”. E per poter far questo il comune destinerà quanto raccolto con il 5 per mille al progetto “Un cuore nuovo: aiuta una famiglia della tua città”.

Ma oltre al finanziamento vero e proprio, fino ad ora sono stati raccolti 14mila euro, il progetto “Un cuore nuovo” mira  all’aiuto reciproco tra persone e famiglie. Uno scambio che non presuppone l’esborso di denaro vero e proprio. Un obiettivo che “Un cuore nuovo” ha già in parte centrato: almeno 40 persone si sono messe a disposizione per lo studio assistito e un decina di famiglie per il cosiddetto affido parziale. In pratica almeno una volta a settimana vanno a prendere a scuola i figli d’altri e se ne prendono cura. Un aiuto concreto a famiglie che magari non riescono a pagare il pre  o post scuola, o una baby sitter oppure una insegnante che possa aiutare i figli a fare i compiti. “E’ questo – spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Maria Beretta – lo scopo del progetto “Un cuore nuovo”. L’obiettivo, oltre a quello di raccogliere fondi, in questo periodo drammatico, è quello di risvegliare una idea di corresponsabilità, di creare una città che superi l’indifferenza. In pratica si chiede alle persone di mettere in gioco se stessi per gli altri”.

La situazione descritta anche dai dati è sempre meno sostenibile: “L’aspetto drammatico è che persone che non avrebbero mai immaginato di trovarsi nel bisogno perché rientravano nel cosiddetto ceto medio ora fanno fatica ad arrivare a fine mese, e anche a chiedere aiuto. Come comune interveniamo dove possiamo, ma nel corso dei mesi mi sono resa conto che la situazione va ben oltre le nostre possibilità e per questo chiediamo aiuto a tutti. A bilancio cercheremo di aumentare le risorse, ma da una prima stima, per riuscire a garantire almeno 400 euro per tre mesi a tutte le persone che ci chiedono aiuto avremmo  bisogno di oltre un milione di euro. E dopo tre mesi saremmo punto e a capo: è un problema che ormai non può essere sulle spalle solo dei servizi sociali”:

Per cui al via un ampliamento del progetto “Un cuore nuovo” con una serie di campagne ed eventi. A partire dalla sensibilizzazione nelle scuole, sperando che alcune famiglie che possono permetterselo aiutino i figli di quelle in difficoltà, pagando magari il corredo scolastico o l’attività sportiva oppure il grest o la Colonia Seriana. Allo studio poi “La spesa con un cuore nuovo”. Sono in corso una serie di contatti, tenuti dall’assessore al bilancio Morena Saltini, per creare una sorta di Family card per la spesa in accordo con la piccola e grande distribuzione. Una sorta di tessera sconto che la giunta sta cercando di mettere a punto con le varie realtà commerciali. E poi una serie di eventi da “Cuore nuovo in musica”, con la partecipazione delle realtà artistiche del territorio alla “Partita del Cuore Nuovo”. Un progetto che dice l’assessore Beretta, sarà illustrato quartiere per quartiere: “Metteremo a punto interventi specifici e chiederemo alle persone quello che serve, perché spesso uno vuole aiutare ma non sa come fare. Quindi spiegheremo esattamente cosa si può fare: anche semplicemente andare a comprare il giornale ad un anziano oppure a ritirare la spesa: tanti piccoli gesti che aiutano”.

‘UN CUORE NUOVO’ , IL PROGETTO DELLA DIOCESI

Ma il progetto arriva da lontano ed era stato ideato dalla Diocesi e dalla Caritas già nel 2009. In questo caso era finanziato dalla decima dei sacerdoti, dalle parrocchie e dai privati. Un progetto che dal 2009 fino a metà 2012 ha raccolto e distribuito circa 500mila euro. “Esiste – spiega il responsabile Caritas, Claudio Dagheti – una commissione apposita nominata dal vescovo che ogni mese si riunisce e valuta i casi delle persone che hanno chiesto aiuto. Fino ad ora le domande di aiuto sono state 430, delle quali 35 respinte e 151 riviste, cioè persone che si erano già rivolte al fondo e che non hanno ancora risolto il loro problema”. Lo scorso anno a questo progetto si è aggiunto il comune che ha deciso di fare al campagna “Un cuore nuovo” e iniziare ad interfacciarsi con la Caritas, visto anche il periodo di estrema difficoltà. E come nel caso del comune, anche la Caritas non eroga a chi è in difficoltà direttamente denaro ma interviene con buoni spesa, buoni benzina, il pagamento delle bollette o dell’affitto e in alcuni casi, spiega Dagheti, anche con l’acquisto di biglietti aerei per quegli stranieri giunti in Italia che ora, perso il lavoro, non hanno più alcun legame e interesse a restare qui. “Molto spesso, – spiega Dagheti – gli stranieri sono arrivati per trovare lavoro e una vita migliore. Ora che il lavoro non c’è più non ha senso che restino qui, ma a volte non hanno soldi necessari per comprare il biglietto aereo per tornare a casa. In quel caso interveniamo”.

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