Politica

Torazzi: “Espulso per i fischi a Tosi”
Farà ricorso e accusa la Lega cremasca

E alla fine Alberto Torazzi è stato espulso dalla Lega Nord. Nello stesso giorno in cui a Padova il consiglio delle Liga Veneta dava corso alle espulsioni di 35 militanti, e la manifestazione contro il sindaco di Verona, Flavio Tosi finiva in rissa, con il primo cittadino scortato dai carabinieri, la Lega Lombarda espelleva i suoi ‘ribelli’. E tra questi Alberto Torazzi. Ad annunciarlo è lo stesso ex parlamentare sulla sua pagina Facebook. “Insomma – scriveva ieri – pare incredibile… ma ci son arrivati davvero… han votato la mia espulsione”. Sentito telefonicamente l’ex parlamentare conferma: “L’altro giorno c’era confusione, non si capiva bene se era una espulsione oppure un altro provvedimento, ora mi han detto che sono stato espulso. Il motivo? Ho fischiato Tosi. Ora c’è ancora un piccolo passaggio poi sarà ufficiale. Prima – aggiunge – avevano detto che mi espellevano perché avevo fischiato Maroni, ma io non c’ero sul prato quando ha parlato Maroni. Ora mi dicono che è perché ho fischiato Tosi, e per questo sono convito di avere ragione: è lui che ha violato lo statuto, ha fatto apologia del tricolore. Io non ce l’ho col tricolore, ma va bene se ci sono le riforme, non senza quelle. Per questo io sono autorizzato a fischiarlo”. Il riferimento è  alla foto del sindaco di Verona con Buttafuoco col tricolore. Torazzi farà ricorso, ma intanto dalla sua pagina Facebook non risparmia nessuno. Neppure nel Cremasco dove lo scontro tra i cosiddetti bossiani e i Barbari sognati aveva porta alla caduta della segreteria provinciale. Scrive Torazzi: “Ora magari ci sarà chi non era informato, ma visto quello che è uscito sui giornali e nei social network negli ultimi due anni: da chi sui quotidiani parlava di ‘quattro stronzi intorno a Bossi’, ai fischi e insulti in varie manifestazioni, ai post più coloriti, a volte volgari, a volte calunniosi (perché dicevano cose inventate di sana pianta) contro vari dirigenti della Lega, al giovane (padano?) che in chiusura di una festa irride l’allora segretario federale Bossi, imitandolo, per la sue difficoltà di pronuncia, ai siluri (vedi nel nostro territorio) alla segreteria provinciale nel mezzo delle campagna elettorale, alla replica (sempre a casa nostra) della sfiducia (votata insieme alla sinistra) al sindaco Picco (una delle due sole giunte solo Lega del nostro territorio) anche qui sotto le elezioni, in questo caso le regionali e politiche. In mezzo a tutto ciò, mentre si chiede unità del movimento, e confronto nelle sedi previste (che da noi non ci sono per via del prolungato commissariamento) e non viene organizzato niente di sostitutivo, mentre il sistema Italia vive una crisi che dovremmo sfruttare, vengo espulso per aver fischiato Tosi. Il quale una settimana prima di Pontida si era fatto fotografare con Buttafuoco sorridente col tricolore… e sempre Buttafuoco lo aveva incoronato Leader della Nuova Destra Italiana. E nessuno aveva avuto niente da dire su di un comportamento che contraddiceva, irrideva e evidentemente danneggiava la lotta politica della Lega Nord Padania (e quindi i suoi militanti) che all’articolo 1 del suo Statuto dichiara di perseguire l’indipendenza della Padania, non l’unità d’Italia. Credo che sia evidente che la mia espulsione sia frutto di un errore”.

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