Cronaca

Pagamenti alle imprese,
Saltini: “Saldiamo entro 45 giorni”
Dolini: “A Pandino fatture bloccate”

Via libera del Consiglio dei ministri al tanto atteso decreto legge per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti di imprese e banche. A disposizione degli enti locali 40miliardi di euro che, come spiegato dal premier Mario Monti saranno “erogati nei prossimi 12 mesi alle imprese con un meccanismo chiaro, semplice e veloce, “rispettando la soglia del debito del 3%”.

Un sospiro di sollievo per le imprese che forse riceveranno i tanto attesi pagamenti. Almeno così dovrebbe essere. Non ne sembrano però così convinti gli amministratori cremaschi. A partire dell’assessore al Bilancio del comune di Crema, che interpellata, qualche ora prima del via libera al decreto, aveva spiegato che per la città non ci sarebbe stato alcun beneficio. “Se permetteranno di liberare solo il 3% per Crema, che è un comune virtuoso, non ci saranno benefici. Abbiamo controllato ma il fatto che il comune riesca a saldare le fatture dei fornitori entro 30-45 giorni, paradossalmente ci penalizza perché non potremo godere di questo allentamento del patto di stabilità. In pratica chi come noi è virtuoso sarà penalizzato”, spiega l’assessore al Bilancio di Crema, Morena Saltini

“Questo meccanismo del Patto di Stabilità, rischia di strangolare i comuni. Per quanto riguarda il mio comune non abbiamo particolari ritardi nei pagamenti, e quando ci sono, solitamente sono concordati con i fornitori, quindi questo decreto non ci tocca più di tanto. Credo che le maggiori preoccupazioni per il patto di stabilità arrivino dai comuni sotto i 5mila abitanti che si trovano alle prese per la prima volta con questo meccanismo: ho sentito colleghi molto preoccupati in merito al futuro e alla possibilità di riuscire ancora a pagare i fornitori in tempi brevi”, commenta il sindaco di Spino d’Adda, Paolo Riccaboni.

Poco convinto che questo decreto, con i rispetto della soglia del debito del 3% possa funzionare è il sindaco di Pandino, Donato Dolini: “Questa percentuale è ridicola, è un insulto alle amministrazioni e alle imprese. Speravo fosse almeno intorno al 30%, e anche quello non sarebbe stato sufficiente. Il patto ci sta bloccando le risorse: è un meccanismo perverso che genera danni alle imprese e anche ai comuni che non possono più operare. Sono almeno due anni che non riusciamo più a fare nulla, perché appena si liberano delle risorse le utilizziamo per pagare i fornitori. Attualmente – prosegue il primo cittadino di Pandino – abbiamo bloccate dal patto di stabilità fatture per  250.000 euro. E bisogna considerare chedall’inizio dell’anno abbiamo già effettuato pagamenti per un importo quasi uguale. Mi auguro che il provvedimento del governo ci consenta di azzerare queste pendenze residue. Inoltre – incalza – quest’anno il saldo obiettivo del Patto di Stabilità è per noi ancora più gravoso: 617.000 euro, quasi 100.000 euro in più del 2012,che a sua volta era poco meno del doppio rispetto al 2011. Di questo passo i comuni, uno alla volta, salteranno tutti. E’ come avere un cappio stretto attorno al collo che a intervalli regolari qualcuno stringe sempre di più: a un certo punto si muore per mancanza di ossigeno”.

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