Economia

Scontro sul commercio,
100mila euro persi
Per Confcommercio e Confesercenti
‘accuse false e fuorvianti’

Non ci stanno Confcommercio e Confesercenti ad essere accusate di aver provocato la perdita di centomila euro per i distretti del Commercio. Accusa che definiscono del ” tutto falsa e fuorviante”. Una forzatura secondo le associazioni, l’accusa mossa loro dalla direttrice di Formazienda, Rossella Spada, arrivata dopo che la questione era già stata affrontata nelle cabine di regia di Crema e Cremona.

“Occorre – scrivono quindi le due associazioni in un comunicato congiunto – dunque una puntualizzazione. Formazienda può, senza approvazione del distretto, organizzare i percorsi formativi, rendendo disponibili per le imprese i fondi, senza che vada perso neppure un centesimo. Anzi avendone ancora maggior evidenza. Altrettanto faranno gli altri fondi interprofessionali For.te e Fonter, espressione rispettivamente del sistema Confcommercio e Confesercenti e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil . Per tutti, infatti, la formazione è parte integrante della mission associativa e rappresenta uno dei punti caratterizzanti del loro impegno. Così come non si possono dimenticare i corsi proposti dalla Camera di Commercio”.

Ma perchè l’iniziativa di Formazienda non sarebbe stata condivisa dalle altre associazioni? A spiegarlo Confcommercio e Confesercenti. In pratica, i compiti dei distretti, dicono, è quella di promuove le città e il territorio in ambito commerciale e turistico, e “non l’impegno a sostenere le iniziative di una singola realtà, per di più a discapito delle altre. Anche perché per seguire i corsi sarebbe stato necessario iscriversi a Formazienda”. E non manca la critica anche a Reindustria per aver sostenuto “questa operazione, in quanto non rispettosa delle attività svolte dalle diverse realtà associative presenti nel distretto”. Questi i motivi per cui le due associazioni di categoria hanno detto no alla proposta. Confcommercio e Confesercenti ribadiscono “la propria disponibilità a collaborare per iniziative formative a favore delle imprese commerciali della provincia di Cremona, a condizione che vengano riviste le modalità di partecipazione. In particolare chiedono che venga eliminato ogni vincolo di esclusiva favore di Fondi o Associazioni e sia così rispettato il ruolo e la funzione di ciascuno dei soggetti aderenti al Distretto. Infine invitano tutte le realtà associative e gli enti a non perdere mai di vista l’obiettivo condiviso di valorizzazione del territorio, senza subordinarlo ad interessi particolari. Perché, in questo modo, diventa difficile proseguire in un cammino comune”.

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