Politica

Toninelli, grillino alla Camera
Fiducia a Bersani?
“Non decido io”

Danilo Toninelli, secondo da sinistra, ad un gazebo elettorale

Elezioni regionali, a Crema ha vinto Umberto Ambrosoli. Ma come sono andate queste elezioni per i partiti? Il vero vincitore, come nel resto d’Italia è il Movimento 5 Stelle. In città in tre anni ha quadruplicato il suoi voti. (Il confronto è con l’esito delle elezioni regionali del 2010). Nel 2010, anche se in pochi forse se lo ricordano, il movimento di Beppe Grillo, aveva già partecipato alla tornata elettorale candidando Vittorio Climi come governatore. E a Crema aveva preso 415 voti. Ora a Crema sono stati oltre 2000 (2499 per la precisione) gli elettori del Movimento 5 Stelle per il consiglio regionale. Se poi si considera che alla Camera dei deputati sono stati più di 3000 i voti a Crema, tanto che sono riusciti ad eleggere un parlamentare, Danilo Toninelli, si può dire che il vero vincitore a Crema (e non solo) è il Movimento 5 Stelle.

E gli altri partiti? Seppur con un numero di preferenze esigue, anche Sel è riuscito in città ad aumentare i consensi dello 0,28% passando dal 2,61% del 2010 al 2,89% di ora in Regione.

Seppur sia il primo partito in città, il Pd ha perso consensi, passando dal 30,98% del 2010 al 30,77% di quest’anno.

In caduta libera Pdl e Lega Nord. In città i due partiti di centrodestra hanno visto sfumare rispettivamente l’11,54% (dal 28,32 al 16,88%) e il 10,49% (dal 22,09 al 11,5%) dei voti in tre anni. Giù dell’1,99% anche l’Udc  e del 3,34% l’Italia dei Valori.

A commentare il risultato del Movimento 5 Stelle, è il neo parlamentare, Danilo Toninelli, grillino dalla prima ora, che con i colleghi del gruppo sarà l’ago della bilancia della legislatura. Tirati per la giacca da Pierluigi Bersani, i grillini si sono divisi tra fiducia sì e fiducia no. Soprattutto dopo il no secco del leader Beppe Grillo che ha definito Bersani “un morto che cammina”.

Domanda scontata: fiducia a Bersani sì o Bersani no?

“Non sono io a  doverlo dire. E’ una domanda a cui non posso rispondere”.

Ma sarà in parlamento e dovrà votare..

“Ad oggi non ci sono gli elementi necessari per decidere. Noi ci basiamo sulle proposte che ad oggi non ci sono, e comunque non posso rispondere perchè è il gruppo che deve decidere insieme. Stanno spaventando la gente con questa ingovernabilità, ma potrebbe essere anche un bene. Questo potrebbe essere un governo breve ma ricordato per avere fatto le riforme necessarie. Poi allora a votare il Movimento 5 Stelle arriveranno anche quelli che non l’hanno fatto ora.  Il cambio di mentalità degli italiani c’è”.

Si aspettava questa crescita del Movimento e soprattutto di essere eletto?

“La crescita sì, le scorse elezioni già avevamo raggiunto il 10%. A livello regionale sapevamo di perdere rispetto al nazionale, perché tanti che hanno votato il Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato, in Regione hanno votato Ambrosoli, per cercare di evitare una vittoria di Maroni. Comunque abbiamo avuto dei risultati straordinari frutto di un duro lavoro, un impegno costante. Non nascondo che mi aspettassi di essere eletto. E se lo aspettavano soprattutto gli altri”

Quando è entrato nel Movimento?

“Fin dall’inizio. Il Movimento è nato nell’ottobre del 2009, io ho iniziato con la campagna elettorale nel novembre 2009. E il mio risultato è l’effetto di un impegno costante a tutti i livelli. Non l’ho fatto per arrivare qui, ma per portare il cambiamento in provincia e in Italia. E il risultato c’è stato anche se la provincia di Cremona è conservatrice e noi siamo un movimento nuovo che usa i nuovi mezzi, come internet perché non abbiamo fondi e ci autofinanziamo”.

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