Cronaca

Gas, seconda centrale a Sergnano
160mila metri quadrati
per il pompaggio a confine con Pianengo

Non solo più gas stoccato, ma anche un’altra centrale nuova di zecca. A Sergnano la centrale del gas raddoppia. Entro un paio d’anni il paese cremasco, già al baricentro dello stoccaggio, avrà una nuova centrale adibita esclusivamente per il pompaggio del metano. Ad ottenere i permessi per realizzarla la Snam che ha comunicato agli amministratori il luogo dove sarà realizzata: i campi a confine con comune di Pianengo,  e le superficie: 16 ettari. Nulla di più. A parte il via libera del Ministrero contro il quale il comune può poco o nulla.

«Opporsi – specifica l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianpietro Ingiardi, – significherebbe solo ritardare di qualche mese la realizzazione della centrale, nulla più». All’assessore fa eco il vice sindaco Mario Andrini. «Abbiamo chiesto di realizzare la nuova centrale attigua all’esistente, ma la risposta è stata negativa. Quella centrale deve essere realizzata in prossimità delle tubature, posate un paio di anni fa. Quindi non c’è alcuna possibilità né di far spostare né di impedire la realizzazione di questa nuova centrale». Si tratta di una centrale di pompaggio per il Nord Italia.

Una notizia, che arriva ad una settimana dalla denuncia di Altraeconomia, in merito al rischio sismico segnalato dal ministero dell’Ambiente, in merito all’immissione di 2miliardi e 500milioni di metri cubi contro i 2miliardi e 100milioni di metri cubi attuali. Notizia che ha preoccupato i cittadini. Consapevoli gli amministratori hanno già rivolto una serie di domande ai tecnici in merito allo stoccaggio e al rischio di terremoti.

Un rischio molto remoto, secondo quanto riferito dalla Stogit, in quanto il giacimento si sarebbe formato nel corso degli ultimi 5 o 6 milioni di anni, e per tutto questo arco di tempo, il gas sarebbe rimasto intrappolato nelle rocce porose del sottosuolo. Questo dimostrerebbe la totale tenuta del sottosuolo di fronte alle sollecitazioni ed agli eventuali terremoti. Dal 1965 il giacimento è divenuto uno stoccaggio. Questo comporta un ciclo annuo di riempimento e svuotamento, che avverrebbe, sempre secondo le risposte dei tecnici interpellati dagli amministratori in assoluta sicurezza. L’amministrazione, guidata dal sindaco Gianluigi Bernardi, ha previsto comunque di organizzare una serata informativa con esperti per permettere ai cittadini di togliersi ogni dubbio e soprattutto i timori di un eventuale terremoto.

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