Sport

Icos, fine del campionato di A1?
Il futuro delle rosaviola si discute
in Lega Volley e in comune

Grosso punto di domanda sul futuro della Icos, che ieri ha chiuso quella che potrebbe essere la sua ultima partita in A1 con una sconfitta sul campo della Foppapedretti di Pesaro. Ora il futuro della squadra e delle giocatrici svincolate a partire dalla fine dell’ultima partita sarà deciso a tavolino.

Già oggi (giovedì 27 dicembre) i rappresentanti delle società che militano nel campionato di A1 con il dirigenti di Lega Volley dovranno discutere del futuro del campionato.

Le ipotesi di salvezza o meno della squadra  saranno quindi oggi sul tavolo della Lega Volley, ma anche nelle stanze del comune di Crema.

In città circola la voce di una cordata di imprenditori pronti a sponsorizzare la squadra se dovesse restare in A1. Ipotesi giunta anche all’orecchio del responsabile dello Sport per il comune di Crema, Walter Della Frera, che stamattina si incontrerà col sindaco Stefania Bonaldi, per un confronto anche sul futuro della squadra rosaviola.

«La situazione – commenta Della Frera – è estremamente difficile, ho provato a sentire gli sponsor ma tutti hanno risposto che non hanno possibilità. Ce ne siamo interessati, insieme anche a Agostino Alloni. Ho sentito – prosegue – che potrebbero esserci dei nuovi sponsor, ma per il momento non so nulla di preciso, anche perché avevo chiesto un incontro a Cogorno, ma fino ad ora non abbiamo avuto la possibilità di vederci di persona”

Ma cosa ha determinato questa situazione? Fino a qualche mese fa si parlava di mettere a norma il PalaBertoni a spese della società, ora la società non ha più risorse, cosa è successo?

«Ce lo siamo chiesti anche noi. Che le giocatrici non fossero pagate era una voce che circolava da qualche tempo, ma cosa abbia determinato questa situazione non lo so ancora. Siamo passati dall’avere le risorse per sistemare il palazzetto, se non fossero intervenuti problemi imprevisti come è successo con il lievitare dei costi, al crollo di tutto i castello. Dopo l’incontro in comune forse avrò delle risposte. Col sindaco e gli amministratori ci vediamo per discutere anche di questa situazione: dobbiamo capire fino a che punto possiamo intervenire. E soprattutto se è possibile oppure se dobbiamo alzare bandiera bianca. Siamo dispiaciuti, soprattutto perché la squadra aveva voluto la A1 a tutti i costi».

E così, la città dopo la principale squadra di calcio rischia di dover salutare anche quella di pallavolo.

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