Per gli studenti del Munari
premio internazionale del Rotary
in memoria di Fayer
Non una semplice borsa di studio, ma un vero e proprio progetto internazionale. Ideato dal Rotary Club Crema, sostenuto dall’omologo di Salon de Provence (Francia) con cui è gemellato. Istituito nel ricordo di Carlo Fayer, artista cremasco, e destinato al Liceo artistico “L. Munari” di Crema. Lo hanno presentato questa mattina, giovedì 13 dicembre, il presidente del sodalizio cittadino, Fabio Patrini, affiancato da quello che sarà l’immediato successore (Mario Scaramuzza) e dal suo precedessore nell’anno 2010/2011. Per l’Istituto superiore erano presenti il vice preside Eugenio Clerici (in sostituzione del dirigente scolastico Maria Luisa Carnini assente per motivi di salute) insieme al docente Gianni Macalli. Ed ecco il progetto, cristallizzato da una convenzione tra le due realtà interessate. “Gli studenti del triennio superiore saranno chiamati a realizzare e a consegnare entro aprile un’opera ispirata all’ideale rotariano “servire al di sopra di ogni interesse personale” – così Patrini – e in particolare al motto “La pace attraverso il servizio” scelto dall’attuale presidente del Rotary International Sakuji Tanaka. Una giuria formata – tra gli altri – dai presidenti del Rotary Club Crema e dell’omologo di Salon de Provence, ma anche da un docente dell’Accademia di Brera, proclamerà i 2 lavori vincenti. E i loro autori beneficeranno di una borsa di studio da 1000 euro ciascuno”. Già ora è certo che il progetto si rinnoverà per almeno 5 anni. “E la sua valenza internazionale – ha precisato Patrini – è data anche dal fatto che tutte le opere pervenute saranno esposte sia a Crema, sia nella cittadina francese. Noi le acquisiremo, ed esse andranno poi ad accrescere il patrimonio del nostro club”.
Un’idea, quella presentata oggi , che Macalli ha “sùbito caldeggiato fin dal suo primo abbozzo”, poiché “in grado di far scattare un confronto tra gli studenti”. Di “stimolare la loro crescita”, ma anche di assicurare visibilità a tutti i partecipanti. “Cosa molto importante per un artista”, ha sottolineato Clerici.
Tutto ciò si snoderà nella memoria di Carlo Fayer, cui è intitolato il progetto. Non un artista a caso. “Il nostro maestro ha lavorato molto per i giovani – così si è espresso Samanni – tenendo per loro anche corsi internazionali”. E poi, il suo legame sia con il Rotary, sia con la cittadina francese. “Presidente emerito del nostro sodalizio, a Salon de Provence era molto conosciuto. Basti pensare che nel 2005, in occasione della centenario dalla nascita del Rotary, i 2 club della cittadina gli hanno commissionato la realizzazione di una vetrata per la loro chiesa collegiata. Monumento importante – ha concluso Samanni, che custodisce anche le spoglie di Nostradamus”.
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