Cronaca

Reati tributari,
a Crema in due anni
aumentati del 35,9%

Reati tributari: a Crema un aumento del 35,9% in due anni. A non pagare l’Iva, a non presentare la dichiarazione dei redditi, ad emettere false fatture sono stati a partire dal 2010 fino a giugno di quest’anno, 125 cremaschi dei quali due rinviati a giudizio.

Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato su il Sole 24 Ore, che ha monitorato l’attività di 51 uffici giudiziari nei primi nell’ultimo anno e mezzo. Secondo le stime dello studio del quotidiano economico, la maggior parte di questi reati riguarda gli omessi versamenti dell’Iva, che sono in aumento dell’81% dal 2010.

Tutta colpa della crisi economica: gli omessi versamenti dell’Iva e delle ritenute sugli stipendi ai dipendenti, infatti, costituiscono il 50% di tutte le segnalazioni arrivate alle procure. Molto spesso, il problema, non riguarderebbe una reale intenzione di ingannare il fisco, ma un problema di mancanza di liquidità da parte degli imprenditori, che avrebbero usato i soldi per tenere aperta l’azienda, tralasciando di pagare il dovuto al fisco.

Tra le città italiane prese in analisi è Prato quella dove le segnalazioni di reato sono maggiormente aumentate: con le su 88 segnalazioni ha avuto in un anno e mezzo un incremento del 1660%, seguito, seppure con un ampio margine di distacco, da Cagliari con il 231,% e da Spoleto con il 208,6%. Ma ci sono anche città in Italia dove la percentuale è diminuita. E’ il caso di Palmi che ha fatto segnare un meno 48%, di  Rovigo – 44,4% e di Campobasso con un meno 40,6%.

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