Politica

Sopra la panca la Casta campa

Molto rumore per la “spending review” di Rigor Montis. Ma il partito (trasversale) dei Gattopardi parassiti ha vinto ancora. Sulle spalle dei contribuenti. Non ci sono i risparmi annunciati ma due sconosciuti sottosegretari in più (Gullo e Malinconico).

C’era da aspettarselo.Tanto rumore per nulla. O quasi. Le forbici di Rigor Montis e della sua celebrata “spending review” hanno tagliuzzato qui e là ma non la Politica. Non la Casta dei Gattopardi. Che, anzi, si è irrobustita nonostante i salti del Grillo ed il dispetto generale. A bordo sono addirittura saliti due carneadi, Gullo e Malinconico. Il governo ha ceduto le armi ed il passo alla Grande Lobby. Cioè  al partito – trasversale, parassitario – che ha saputo tener duro, convincendo il premier a non toccarlo. Lorsignori dunque continuano a campare sopra la panca de noantri. Neppure il pericolo Cinque stelle che avanza tumultuoso e scomposto li ha impressionati.

Per carità, Monti ci ha provato e qualcosa ha inciso sui lavoratori statali, sui  tribunali (37 cancellati), sulle  procure (38 “saltate” con 220 sezioni distaccate). Anche 647 sedi di giudici di pace verranno eliminate. Pure le intercettazioni telefoniche subiranno una mazzata, si parla di un  taglio di 20 milioni. Ma la Sanità resterà la “spugna” che è; forse  perché il governo ha temuto la raffica di ricorsi minacciati dalle Regioni. E le famigerate Province –  simbolo della inutilità – sono state abolite, come si chiede da anni? Figurarsi. Anzi. In Sicilia (dove  di province ne esistono già  nove) si sta da tempo tramando per avere la decima: Gela.Perché? “Perché Gela è al centro della direttrice New York – Bombay” ha spiegato il deputato siciliano Miguel Donegani, senza il minimo  rossore. Capirai.  Pare che la lista di attesa delle nuove province sia lunga parecchio. Nel mazzo ci sono persino due valli, la Val Pusteria e l’alta Val Borbera. La Valcamonica quando l’ha saputo si è agitata parecchio (primo firmatario l’onorevole Davide Camparini, uomo Lega Nord). I bresciani, si sa, non amano stare indietro. Su questo versante la partita è persa. Le Province sono preziosi “bancomat”, come si fa a toglierle di mezzo? Sono indispensabili. Esempio: La Provincia di Napoli (fonte Mario Giordano) ha persino erogato soldi per fondamentali iniziative come “La cucina di mammà” e “Sognando di diventare campioni tirando la fune”. Parliamo di soccorsi milionari, non bruscolini. Dall’altra parte dello Stivale non va meglio. Altro esempio: La Provincia di Bolzano (solita fonte) “è riuscita ad assoldare un consulente per fare lezione ai troppi consulenti che aveva assoldato”.Tombola!

Ora io capisco, come disse un giorno pure Travaglio, “che il più grande favore che si possa fare alla Casta è quello di fossilizzarsi su doppi e triple poltrone, diarie, stipendi, gettoni, vitalizi, rimborsi elettorali, viaggi e barbieri  e massaggi gratis”. Certo, anche questi vanno tagliati e disboscati; fino in fondo però. Se non altro come segnale simbolico di austerità che come risparmio vero. No, il vero privilegio della Casta è il conflitto di interessi istituzionalizzato che consente a lorsignori – una classe dirigente incolta, di falsi moralisti – di metter becco dappertutto: banche, ospedali, aziende pubbliche e società parapubbliche, università, giornali,Rai, cinema, sport. Determinando un intreccio perverso fra controllori e controllati.

E’ su questo versante che abbiamo aspettato – e ancora stiamo aspettando- il governo tecnico, in carica dalle cinque del pomeriggio del 16 novembre 2011. Più che questi ultimi  tagliuzzi di pronto soccorso finanziario – una goccia nel mare della spesa improduttiva – ci aspettiamo colpi di machete sulla vecchia mangiatoia. Sennò siamo al punto di prima. Poi hai voglia di spiegarlo allo spread.

Enrico Pirondini

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