Emergenza casa,
il sindaco incarica
Mario Lottaroli
Crema, è emergenza casa. Le richieste che arrivano sul tavolo del comune sono sempre maggiori tanto che il sindaco Stefania Bonaldi ha deciso di incaricare un consigliere comunale a gestire la situazione. Ed ha individuato Mario Lottaroli, capogruppo della Federazione della Sinistra in consiglio comunale. A passare la palla a Lottaroli è l’attuale assessore al Welfare, Angela Beretta. E vista la situazione in città illustrata da quest’ultima, il lavoro di Lottaroli non sarà semplice.
IN 549 IN GRADUATORIA PER UNA TRENTINA DI ALLOGGI DISPONIBILI
L’attuale graduatoria consta di 549 famiglie che hanno fatto richiesta di un alloggio popolare a fronte di circa una trentina di alloggi che saranno quest’anno disponibili. E la disponibilità è elevata, visto che mediamente sono una ventina le case che il comune riesce ad assegnare. Ad illustrare la situazione l’assessore Beretta: «A Crema ci sono circa 800 alloggi dei quali 300 di proprietà del comune e 500 dell’Aler, ma tutti vengono gestiti da quest’ultima che si occupa della manutenzione e della risoluzione dei problemi in base alle segnalazioni degli inquilini, mentre il comune gestisce le graduatorie mediante criteri regionali. Mediamente si riuscivano ad assegnare una ventina di alloggi, quest’anno ne riusciremo ad assegnare circa 30 o forse anche 35. Il problema – sottolinea Beretta – credo si presenterà ancora peggio a settembre quando si riapriranno le graduatorie perchè molte persone già si sono rivolte a noi perchè fanno fatica a pagare gli affitti di case private: la crisi morde soprattutto nel Cremasco».
IL PROBLEMA DELLA MOROSITA’
Il maggior problema che l’Aler si trova ad affrontare è quello dell’altissima morosità, tanto che come sottolinea l’assessore al Welfare, c’è il rischio di un collasso. «Gli alloggi sfitti sono circa il 10% del totale, mentre in alcuni vivono famiglie che in passato avevano i requisiti per avere un appartamento popolare, ma che ora non li hanno più, ma restano lì, perchè in questi casi l’Aler aumenta l’affitto, ma tende a non togliere gli appartamenti perchè questi sono gli unici inquilini che pagano. La maggior parte degli affitti però sono calmierati e si aggirano intorno alle 80, 90 euro al mese, ma c’è anche chi paga 20 euro: l’affitto va in base al reddito e alle dimensioni dell’alloggio, ma la morosità è altissima e quindi l’Aler dovrebbe curare di più questi aspetti».
FAMIGLIE CON BAMBINI, MADRI E PADRI SINGLE I RICHIEDENTI
Le richieste di un alloggio arrivano per lo più da famiglie italiane o straniere con figli piccoli, oppure da mamme sole o padri divorziati che non riescono più a reggere l’affitto. Pochi ancora gli anziani che abitano in questi alloggi.
IL PROGETTO “CASA VUOI”
Per ovviare alla richiesta il comune sta portando avanti un progetto in collaborazione con le Acli e con l’associazione dei piccoli proprietari per mettere in contatto chi si rivolge ai servizi sociali con proprietari privati. «In pratica noi accompagnamo l’utente che si rivolge ai servizi sociali verso i privati facendo da garanti in modo che i proprietari si fidino a dare l’alloggio in locazione. A volte con l’intervento nostro e della Acli riusciamo anche ad avere uno sconto sull’affitto e a sistemare anche stranieri che al contrario non avrebbero possibilità», conclude l’assessore Beretta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA