Sport

Pergo: Trattative saltate
Solo un miracolo può salvare la serie C1
L’appello dell’ex presidente Aschedamini

Pergo. La trattativa per l’acquisto del titolo sportivo e per il mantenimento della squadra in C1 non è andata a buon fine. Solo un miracolo può cambiare il destino……!”
Così scriveva ieri sera il consigliere regionale del PD Agostino Alloni sulla sua pagina Facebook: oggi, raggiunto telefonicamente, si limita a dire che “i miracoli non sono in grado di farli”, tuttavia fino all’ultimo secondo conferma l’impegno, anche se le trattative che erano in atto non sono andate a buon fine.

NON CI SONO I TEMPI TECNICI PER L’ISCRIZIONE IN LEGA PRO

“Non è mai bello dire che l’avevo detto, ma già tre mesi fa avevo prospettato ciò che poi è accaduto”, risponde così invece l’ex presidente Massimiliano Aschedamini, secondo il quale i tempi tecnici per il miracolo dell’iscrizione alla Lega Pro non ci sono più: “Entro sabato, si dovrebbero portare i documenti in Lega a Firenze, ma siamo già a giovedì pomeriggio”.
Quello che lascia l’amaro in bocca all’ex presidente, a parte ovviamente l’epilogo negativo della storia gialloblù, è che “tutti i presupposti per mantenere la categoria, fino all’altro giorno c’erano, ma poi non si sono concretizzati”.

IL FUTURO

A questo punto, a meno di qualche intervento da parte delle divinità, l’iscrizione in Lega Pro per il Pergo, non ci sarà, e allora cosa potrà succedere?
Torna di stretta attualità quel Piano B che lo stesso Aschedamini aveva lanciato mesi addietro, in altri termini, nel momento in cui il Pergocrema cessa di esistere, si rifonda una nuova società sportiva, chiedendo per meriti sportivi, la deroga per l’iscrizione in un campionato dilettantistico, in particolare il campionato regionale di Eccellenza.
“Anche io riconosco che questa è l’extrema ratio, da disperazione collettiva, perché è molto meglio giocare in C1, che in Eccellenza, e legittimamente nelle scorse settimane si è preferito percorrere una strada diversa rispetto al Piano B – dice Aschedamini – purtroppo poi le cose non sono andate come si sperava, qualcuno interessato a comprare sembrava che ci fosse, ma poi le aspettative di tutti sono state disattese, ora però per cercare di fare una nuova società bisogna che ci sia chi la gestisca, perché non avviene per trasmissione ereditaria”.

“LA C1 È UN SOGNO”

Aschedamini ricorda ancora i 10 anni passati in società, dal 2000 al 2010 ed i grandi traguardi raggiunti, ma “già in tempi non sospetti avevo sostenuto che, per quello che Crema da in termini di sponsorizzazioni, la serie D è la categoria giusta, mentre la C1 è un sogno ed in questi ultimi anni, si è viaggiato sopra le righe”, aprendo ai vari Bergamelli, Bucci, Briganti, “perché a Crema non c’è stato nessuno, che ha voluto mettere risorse per queste categorie”.

L’APPELLO PER UNA NUOVA SOCIETÀ

A questo punto Aschedamini lancia un appello a tutti coloro a partire dalle Istituzioni locali, che si sono interessati per questa operazione di mantenimento della serie C1, che sembra ormai fallita, affinchè ci si impegni nella direzione di creare una nuova società, in modo da chiedere l’iscrizione in Eccellenza: “Se poi dovesse fallire anche questa operazione, i cui tempi sono ristretti, visto che va definita entro il 7 luglio, allora – commenta Aschedamini – vorrà dire che ripartiremo dall’Oratorio” e, se le cose dovessero andare bene per i colori gialloblù, ricordando i pellegrinaggi di questi giorni del CT della nazionale, Aschedamini chiude con una battuta, “vorrà dire che noi andremo al Santuario della vicina Caravaggio”.

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