Cronaca

Restauri in Duomo, lunetta sorprendente
svelati affreschi e dettagli preziosi
a breve verrà completata la facciata

Ancora poche settimane di lavoro, e il volto della Cattedrale tornerà alla luce del sole. I lavori sul ponteggio che cela la facciata del Duomo sono iniziati da circa un anno: con la pulitura da polveri e incrostazioni del tempo è riemerso il colore originario delle superfici in cotto e delle parti in pietra, soprattutto le decorazioni e le figure in marmo che adornano la parte superiore.

LA RISCOPERTA DELLA LUNETTA

L’attenzione ora si focalizza sulla lunetta che sormonta il portale d’accesso, un vano delimitato da un arco a tutto sesto che ospita le statue della Vergine con il Bambino, San Pantaleone e San Giovanni Battista, probabilmente aggiunte in un secondo tempo rispetto alla costruzione della facciata romanica. Il restauro ha permesso di recuperare dettagli preziosi, come tracce di decorazione sul panneggio della Vergine, bottoni e rifiniture sull’abito di San Pantaleone o il simbolo tra le mani del Battista. Sull’architrave del portale compaiono, ora con maggior nitidezza, i cinque clipei decorativi: al centro l’Agnello, a sinistra il Clero e il Monaco, a destra il Vescovo e il Laico, che con la pulitura mostrano frammenti di pittura a foglia d’oro, rinvenuti anche su aureole, capelli e rifiniture delle statue sovrastanti. “Le statue in marmo sono state ricoperte da un intonaco fatto di calce e colore, che con il tempo è “scoppiato” – spiega Michele Bernardi, restauratore delle parti in pietra – Dopo aver estratto i sali è stata riadeguata la pellicola pittorica, ora è il mometno di stuccare le parti danneggiate con calce e polvere di marmo”.

AFFRESCHI IN FACCIATA

Sullo sfondo della lunetta sono stati trovati preziosi lacerti d’affresco, raffiguranti motivi decorativi geometrici che in passato avrebbero dovuto ricoprire tutta la superficie. Si possono notare diverse ridipinture effettuate durante i successivi restauri, le più antiche risalenti al Settecento, le ultima risalenti al restauro degli ani ’50; mentre queste ultime sono state tolte la Sovrintendenza ha scelto di storicizzare quelle settecentesche come segno del passaggio delle epoche, ricostruendola con tecnica a rigatino, la stessa usata per recuperare i lacerti rinvenuti all’interno della Cattedrale. La lunetta è racchiusa da un arco a tutto sesto in pietra, colorato con un legante resinoso, su cui è ricomparsa la scritta dorata in latino resa invisibile dal tempo; starà agli esperti contattati dalla Diocesi ricostruire l’esatta versione della frase, poi affidata alle abili mani dei restauratori.

I LAVORI INTERNI

Anche all’interno del Duomo i lavori procedono a ritmo serrato, come spiega con soddisfazione il geometra Ferdianndo Vacchi, responsabile della sicurezza del cantiere: “a controfacciata è stata liberata dai ponteggi, la pavimentazione dell’abside è stata ricoperta e terminata, nei prossimi giorni si procede alla levigatura e verrà terminata la pulitura dei pavimenti e il restauro delle parti danneggiate, e modificato il presbiterio”. Rimane in sospeso il lavoro presso l’Altare della Madonna, uno dei più impegnativi, al momento ancora avvolto dalle impalcature, un altro prezioso angolo di Cattedrale hce presto sarà pronto per essere riconsegnato alla città.

Lidia Gallanti


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