Cronaca

Emergenza minori soli,
al Cremasco costano
un milione e mezzo

Minori, è emergenza sociale. Sono un centinaio i bambini a carico di Comunità Sociale Cremasca, per una spesa di circa un milione e mezzo l’anno. A gravare su Comunità Sociale e i comuni sono le spese per l’assistenza dei minori allontanati, che vengono ospitati in comunità che hanno costi che variano dalle 80 alle 120 euro al giorno, con picchi di 160 euro nei casi di emergenza. Una situazione che negli ultimi anni è andata peggiorando tanto che a volte gli operatori di Comunità Sociale, una decina in tutto quelli che si occupano di minori, sono stati costretti a intervenire durante la notte per il ritrovamento da parte delle forze dell’ordine di minori soli sul nostro territorio, e per l’allontanamento dalle famiglie di origine. «Ci è capitato – spiega il presidente Luciano Capetti, a cui fa eco il direttore Vittorio Coralini – di trovarceli qua fuori in via Manini e di dover intervenire immediatamente senza preavviso”.

UN FENOMENO PREOCCUPANTE

Un fenomeno che tocca in maniera differente i vari comuni del territorio che spesso si trovano alle prese con situazioni difficili senza aver previsto a bilancio le quote adeguate per affrontare l’emergenza. Come capitato ultimamente in un comune cremasco dove l’amministrazione ha dovuto fare i conti con una mamma e tre minori: spesa totale oltre 7 mila euro per una decina di giorni. «I più colpiti – specifica Coralini – sono Crema per via della dimensione, e i paesi a confine con il territorio milanese, in particolare Spino d’Adda». Un’emergenza alla quale si aggiunge la carenza di strutture adeguate e abbastanza capienti per accogliere così tanti minori, e soprattutto il numero sempre minore di famiglie disposte all’affido.

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A sinistra, Coralini, a destra, Capetti

POCHE COMUNITA’

«Nel territorio ci sono solamente la Fraternità, la Colbert di suor Gisella, i padri Somaschi che però non sono proprio vicini e la Papa Giovanni XXIII che è sempre piena, poi ci dobbiamo appoggiare all’esterno a Lodi o a altre strutture che però, anche per il servizio che offrono hanno dei costi elevati», spiega il direttore di Comunità Sociale, che assicura: «Noi siamo fortunati a livello di costi, che variano da struttura a struttura: quelle religiose hanno costi più contenuti, ma hanno un livello di risposta sufficiente, mentre altri che sono molto attrezzate, legate a grosse associazioni costano di più ma offrono psicologi, legali e altri servizi importanti. Comunque la media dei costi in Lombardia è tra gli 80 e i 120 euro al giorno, da noi va tra gli 80 e i 100, fatto salvo per le emergenze. Si tratta però di strutture pronte ad intervenire sempre,  disponibili in qualsiasi giorno dell’anno a qualsiasi ora, ma per fortuna l’emergenza dura al massimo una settimana».

MANCANO LE FAMIGLIE AFFIDATARIE

Il problema è la carenza di famiglie disposte ad ospitare bambini in affido: «La famiglia sarebbe la strada privilegiata, – spiega Coralini – non solo per i costi ma anche per la struttura diversa. Purtroppo – spiega – però le famiglie scarseggiano per questo abbiamo messo in piedi un progetto con Fondazione Carialo per acquisire famiglie, inserirle in un percorso e poi affidare loro i bambini, speriamo funzioni»

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