Politica

Elezioni, Ancorotti: “Non
sempre dalle primarie
il candidato ideale”

Con 134 voti Renato Ancorotti si aggiudica un seggio in Consiglio comunale e il secondo posto in ordine di preferenze tra i candidati Pdl.  “I voti che ho preso sono non di partito ma di simpatizzanti – commenta soddisfatto l’uomo di centrodestra– Ma per il Pdl è stata una Caporetto, ora bisogna rimediare e puntare al cambiamento”.

DEBACLE DEL PDL: “NIENTE SCUSE”

Con occhio da imprenditore, Ancorotti critica l’atteggiamento del partito di fronte alla sconfitta: “Socializzare le perdite e privatizzare gli utili non è la soluzione – commenta – Abbiamo perso, basta trovare scuse, è ora di fare un passo indietro e cercare soluzioni per andare avanti”. Secondo Ancorotti l’appoggio del Pdl al governo Monti e la pesante eredità della scorsa amministrazione comunale sono scuse valide ma non sufficienti per giustificare quel 29,09% che ha precluso il ballottaggio e concluso al primo turno la corsa al governo della città.

IL CANDIDATO IDEALE

Pochi commenti sul distacco della Lega, che secondo Ancorotti ha influito relativamente sul risultato della coalizione sconfitta: “Con un candidato sindaco più forte forse avremmo superato anche la rigidità dimostrata dai partiti ma non ha senso dare la caccia al colpevole, la responsabilità della sconfitta è di tutti.”  Continua: “I cittadini hanno scelto la proposta dell’attuale sindaco perché è stata più interessante e innovativa, è giusto riconoscere il merito di chi ha vinto”. Parlando di rinnovamento, Ancorotti apprezza con riserva l’introduzione delle primarie di centrodestra che l’hanno visto tra i partecipanti: ”Senza dubbio sono un buon elemento di democrazia politica ma non è detto che ne esca davvero il candidato ideale; noi abbiamo perso”.

“CHE IL SINDACO COMUNICHI LA GIUNTA”

Non ci sono ancora direttive precise sulla prossima linea di governo, l’augurio è che la maggioranza come l’opposizione sappiano lavorare sui contenuti e non sui contrasti ideologici: “Saremo vigili, ma cercheremo di trovare punti in comune per poter governare in modo efficace”. Rimane perplessità per il silenzio del nuovo primo cittadino Stefania Bonaldi sulle nomine di giunta, un ritardo grave secondo il neoconsigliere di opposizione che chiede chiarezza: “I cittadini non hanno votato solo il sindaco ma anche i candidati preferiti e hanno il diritto di sapere da subito chi comporrà la squadra di governo – conclude – Temporeggiare è segno di una grave insicurezza, mi auguro che il sindaco non stia valutando i debiti da pagare verso le forze che l’hanno sorretta in queste amministrative”.

Lidia Gallanti

 

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