Politica

Il Terzo Polo a Crema non c’è
Capetti: “Qui siamo scomparsi,
gruppo dirigente non all’altezza”

Il Terzo Polo a Crema: se si guarda al dato definitivo, a qualcuno potrebbe venire in mente di telefonare ad una nota trasmissione televisiva, che si occupa di persone scomparse.
Eppure, le attese erano tante e analizzando il risultato, l’ex assessore ai servizi sociali Luciano Capetti, con la solita franchezza, non cerca alibi o giustificazioni, ma parla di “assoluta debacle, di dato peggiore rispetto a quello nazionale. Qui siamo scomparsi”.

L’UDC HA FATTO UNA BRUTTA FINE

Detto questo, Capetti riprende le denunce sulla gestione interna all’UdC, già avanzate negli scorsi mesi: “C’è stato un gruppo dirigente non all’altezza, già denunciato da mesi, per non dire da anni”.
Per Capetti “dispiace perché l’UdC ha fatto una brutta fine, non ci siamo più e questa è la logica conseguenza di come sono andate le cose e dell’insipienza gestionale del partito”.
Alla vigilia, avevate puntato sulla semplificazione e sulla novità, rappresentata dalla corsa unitaria con FLI e i rutelliani cremaschi: “Sì, ma chi ha gestito l’operazione, non è risultato credibile alla gente. È stata una vera e propria debacle – aggiunge Capetti – un risultato che ci porta a scomparire. Non era facile, ma qualcuno ci è riuscito”.

“DOVEVO PROSEGUIRE CON IL MIO PERCORSO AUTONOMO”

Ma Luciano Capetti non vuole fasciarsi la testa: “Ora meditiamo e vedremo,  se sarà il caso di impegnarsi ancora”.
In che senso?
“Ormai sono un vecchietto, buono per qualche consiglio – dice con una battuta l’ex assessore – ma l’impegno mio continuerà ad esserci, solo per creare cose serie e importanti per la città, altrimenti Capetti non ci sta più”.
Poco prima delle elezioni aveva avviato una serie di contatti, per coinvolgere diverse persone in un suo percorso autonomo. svincolato dal partito, poi però è rientrato nei ranghi, ed ha condiviso l’esperienza del Terzo Polo, perché?
“Ho fatto male e me ne sono pentito, era quella la strategia giusta – dichiara Capetti – ed invece ho creduto ancora in questo partito, ho pensato che le cose potessero cambiare e invece sono cambiate, ma in peggio. Tuttavia, devo dire che non ci facilita neanche la situazione nazionale – commenta Capetti – con Casini, che un giorno dice di sciogliere l’UdC e il giorno dopo il Terzo Polo. Questo è la fotografia di quello che sta accadendo in Italia, ed anche l’atteggiamento troppo appiattito rispetto alle posizioni del Governo ha avuto la sua influenza”.

IL RISULTATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Il risultato dei grillini?
“Quello di Crema è nella norma, e – aggiunge Capetti – se la norma è il 9% è una bella norma, però bisogna riflettere e non liquidarlo con superficialità. Personalmente non sono preoccupato per il successo di Grillo, ma per il mancato rinnovamento nei partiti e nel mio partito. Per fortuna c’è una nota lieta da queste elezioni – sottolinea Capetti – tanti di questi vecchi tromboni, sono rimasti fuori dal consiglio”.

CAPETTI E IL FUTURO

Capetti pensa anche alla nuova amministrazione: “Non li invidio, perché il lavoro da fare è tanto, in una situazione di difficoltà, auguro a tutti di trovare un minimo comune denominatore, per poter andare avanti per il bene della città, che ne ha tanto bisogno”.
Il futuro? “Sono ancora presidente di Comunità Sociale Cremasca e vedremo come intenderà muoversi la nuova amministrazione”.
Capetti non nasconde che personalmente sperava in un risultato diverso: “In questi anni, mi sono speso tanto, ma l’elettorato non mi ha premiato, sono comunque tranquillo perché ho fatto il mio dovere, consapevole che certe cose, non si sono potute ralizzare, ma non sono dipese dalla mia volontà o da quella della struttura, che ha lavorato molto. In ogni caso, sono rispettoso della volontà dei cittadini, e tranquillo con la mia coscienza”.

Ilario Grazioso

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