Cronaca

Via libera alla cava
nel Pianalto della Melotta,
territorio stravolto

Oggi pomeriggio, durante i lavori d’aula del Consiglio regionale, è stata votata dalla maggioranza la proposta di atto amministrativo con cui arriva il via alla revisione al piano cave provinciale di Cremona su proposta del relatore Frosio della Lega Nord. Il Partito democratico, durante la discussione, aveva confermato la volontà di approvare il documento a patto che venisse escluso definitivamente il geosito del Pianalto della Melotta, situato tra i comuni di Soncino, Ticengo, Casaletto di sopra e Romanengo e destinato a contenere un maxipolo estrattivo per l’argilla.

“La nostra richiesta – dichiara il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni – era del tutto sensata e guarda con rispetto alla storia di questa parte del territorio costituitosi da oltre 400mila anni. Abbiamo chiesto che venissero rispettati i quattro vincoli di carattere ambientale e territoriale imposti dal piano territoriale regionale e provinciale, da quello dei comuni e dalla stessa comunità europea. Ma ancora una volta la maggioranza stravolge il territorio infischiandosene dell’unicità della Riserva naturale che con i suoi 3 milioni di metri cubi e 200 metri quadri di superficie supera in estensione lo Stato del Vaticano”.

“A sei mesi dalla scadenza – continua – la maggioranza ha deciso di modificare il piano cave provinciale nonostante non vi sia alcuna necessità di offrire nuovo terreno da scavare visto e considerato che l’azienda, per quanto riguarda la giunta, ha una riserva già disponibile di quasi un milione e 800 metri cubi. I comuni di Soncino, Ticengo e Casaletto di Sopra, che in cambio di piccole opere compensative hanno dato il benestare a questo scempio ambientale – conclude desolato l’esponente del Pd – non si rendono conto che così facendo consentono di realizzare un’ennesima violenza sul territorio alla quale non si potrà più rimediare”.

“Il via libera, votato oggi in consiglio regionale, alla cava nel Pianalto della Melotta – dichiara Matteo Piloni, coordinatore della segreteria provinciale Pd – rappresenta l’ennesima violenza del centrodestra nei confronti del nostro territorio. Dopo aver autorizzato discariche scellerate (come quella di Cappella Cantone),  il centrodestra non si ferma, non coglie l’opportunità di aspettare un anno e valutare il tutto in fase di revisione del piano cave, che appunto è previsto per il 2013, ma approva con 35 voti favorevoli, contro 28, il via libera alla cava nel Pianalto della Melotta. Non smetteremo mai di ribadire che gli strati superficiali e antichi del Pianalto sono di tale importanza che l’Unione Europea nel 2000 lo inserì tra i siti di importanza comunitaria (Sic) e gode di quattro vincoli per la sua tutela. Il centrodestra, con il consenso di alcuni Comuni, anziché pensare a tutelarlo, e a proteggerlo, da oggi l’ha messo ufficialmente in vendita”.

 

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