Collegamento ferro-gomma per Milano
i sindaci chiedono la navetta per Lodi
e il ticket unico per bus e treno
La nuova viabilità sulla Paullese accentua il problema dei trasporti pubblici per chi dal cremasco deve raggiungere Milano per motivi di studio o lavoro. Traffico, stress e ritardi alimentano le voci di chi vive il disagio quotidiano dei trasporti su strada: dai Comuni interessati torna la proposta del collegamento intermodale bus-treno che designa la stazione di Lodi come punto d’incontro tra mobilità su ferro e su gomma per raggiungere il Capoluogo lombardo.
LA SPERIMENTAZIONE
Risale a qualche anno fa la sperimentazione della navetta che passando per Bagnolo, Vaiano e Monte Cremasco accompagnava studenti e lavoratori alla stazione ferroviaria di Lodi, dove i passeggeri potevano prendere il treno diretto a Milano. Al viaggio-pilota avevano partecipato oltre ai pendolari anche i sindaci dei paesi coinvolti e il consigliere regionale Agostino Alloni, che già allora avevano riscontrato l’efficacia della soluzione alternativa al traffico della Paullese. “Il progetto fu sospeso dopo pochi giorni e accantonato, con la promessa da parte del Consiglio regionale di istituire un tavolo per discutere il collegamento intermodale testato – spiega il sindaco di Bagnolo Doriano Aiolfi – In contemporanea abbiamo richiesto un sistema di integrazione tariffaria che permettesse di viaggiare con un solo biglietto su entrambi i mezzi; nonostante i solleciti il tavolo non è mai stato convocato”.
LA NUOVA MOBILITAZIONE
La questione è stata risollevata dal primo cittadino di Bagnolo dopo la notizia che in un’altra zona del territorio è stato attivato un progetto analogo, un bus che da Pandino passa a Rivolta e raggiunge Treviglio, dove i passeggeri possono prendere il treno per Milano. Aiolfi ha quindi si è rivolto alla società Addatrasporti e la Provincia di Cremona per chiedere la reintroduzione della navetta di collegamento con destinazione Lodi. “Con la nuova viabilità della Paullese la necessità di una soluzione alternativa è salita ulteriormente” commenta il sindaco di Bagnolo; se già durante la prima sperimentazione era stato dimostrato un vantaggio in termini di tempo, le modifiche al tragitto della statale hanno rallentato ulteriormente il traffico veicolare e i tempi di percorrenza. “Non è solo una questione di tempistiche ma di qualità della vita – conclude il sindaco – L’alternativa esiste, e spero che con quest’ultima richiesta si riesca a ripartire con il progetto navetta”.
ANCHE I SINDACI PER L’ABBONAMENTO “CINQUE GIORNI”
Stessi destinatari ma oggetto diverso per la lettera inviata dai sindaci di Bagnolo, Vaiano, Monte Cremasco, Dovera e Chieve per ripristinare l’abbonamento “cinque giorni” per i bus di linea. Dopo la petizione partita tra pensiline e siti web anche i primi cittadini si fanno portavoce della protesta che continua a scaldare gli animi di cittadini e pendolari, costretti a pagare settimanali interi, più costosi e non sfruttati.
Lidia Gallanti
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