Cronaca

Tre organi in una sola serata
per il musicista Paolo Oreni
che ricorda l’artigiano Tamburini

Tre organi, un musicista d’eccezione e un pubblico entusiasta: non poteva che concludersi tra gli applausi il concerto dedicato ieri sera alla Giornata Organistica Nazionale organizzato dal Centro diocesano G.Lucchi. Ospite d’eccezione l’organista trevigliese Paolo Oreni, promessa della musica apprezzata a livello internazionale, che tra brani di grande fama e virtuosistiche improvvisazioni ha costruito un percorso musicale tra i tre strumenti a canne che hanno scandito i momenti della serata. Grande partecipazione anche da parte del pubblico, che ha accolto con entusiasmo l’idea di proporre al musicista temi musicali su cui improvvisare scrivendo il titolo o la linea melodica su foglietti anonimi.

ALL’AUDITORUM MANENTI

La serata si è aperta all’Auditorium Manenti con tre brani del compositore di G.Frescobaldi suonati sull’organo positivo “Tisi”, per poi passare al maestoso “Antegnati Inzoli collocato nell’abside della chiesa cremasca. Dopo aver interpretato la Sortie in Fa maggiore di C.A.Franck, l’Arabesque e il Carillon du Longpont di Vierne, Oreni ha improvvisato un pezzo sul tema dell’Inno alla Gioia proposto dal pubblico.

IL CORTEO

La prima parte del concerto si è conclusa tra gli applausi del pubblico partecipante, che appena fuori dalla chiesa di San Bernardino si è incamminato verso l’Istituto Musicale L.Folcioni formando un nutrito corteo; in testa, Claudio e Riccardo Demicheli hanno guidato gli spettatori sulle melodie delle cornamuse.

IL RICORDO DI TAMBURINI

Raggiunta la Sala della Musica dell’Istituto L.Folcioni Oreni ha dato voce al Grande organo “Tamburini”, meraviglia cremasca realizzata dall’omonimo artigiano di cui ieri sera ricorreva l’undicesimo anniversario di morte. Oltre alla presenza del figlio Saverio, a portarne il ricordo è stato lo stesso Paolo Oreni: “Ero un bambino quando incontrai Franco Anselmi Tamburini in occasione del restauro dellorgano di Treviglio – racconta – Ricordo un uomo silenzioso e meticoloso, che con sé portava una grandissima passione che serbo con affetto”.

TERZO TEMPO AL FOLCIONI

Alla tastiera del Tamburini Oreni ha proposto al pubblico le Fantasie in Fa minore di W.A.Mozart e il Prometheus di F.Liszt, poema sinfonico rielaborato da Jean Jillou. Il pezzo forte però è stata l’improvvisazione finale proposta dal giovane organista ispirandosi ai suggerimenti raccolti tra pubblico in sala; la scelta è stata ardua, ma alla fine il musicista ha selezionato tre motivi famosi e improvvisando li ha intrecciati in una sinfonia mozzafiato.

 

Lidia Gallanti

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