Caro trasporti, studenti superiori
sul piede di guerra:
“Costi insostenibili pronti ad agire”
Le assemblee discuteranno
la forma di protesta
Foto di repertorio
Il tema del “caro trasporti” entra con decisione anche nelle scuole. Dopo che nei giorni scorsi erano stati soprattutto i lavoratori pendolari a mettere in discussione la scelta di abolire l’abbonamento settimanale degli autobus valido per 5 giorni, stavolta sul piede di guerra scendono gli studenti.
COMUNICATO
La presa di posizione è firmata dai rappresentanti d’istituto e della Consulta degli istituti superiori della città ed è riportata all’interno di un articolato comunicato che si conclude così: “Gli studenti e le loro famiglie non tollerano più aumenti del costo dei trasporti e dato le scarse risposte da parte dell’azienda siamo pronti ad intervenire con ogni mezzo. Già da questa settimana le scuole e i collettivi avvieranno assemblee studentesche su questo tema per decidere come e quando agire, naturalmente su questo tema cercheremo un dialogo con i lavoratori essendo come noi anche loro pendolari”.
CRONISTORIA
Gli studenti ripercorrono le tappe della vicenda. “In febbraio – spiegano – alcuni rappresentanti d’istituto, sollecitati dagli stessi studenti, scrivono alla Provincia di Cremona e al Comune di Crema chiedendo di essere convocati immediatamente poiché la situazione dei costi per accedere al diritto allo studio è insostenibile: per i trasporti alcuni studenti spendono fino a 70 euro al mese, per libri minimo 300 euro all’anno, di contributi scolastici sono altri 150 euro circa, dalla terza superiore scattano inoltre le tasse ministeriali che sono qualche decina di euro”. La lettera sortisce effetto tanto che alcuni giorni dopo, esattamente il 27 febbraio, una delegazione incontra gli assessori Paola Orini e Laura Zanibelli che si dimostrano sensibili alla problematica. L’idea è un incontro diretto con i responsabili delle aziende di trasporto (il 5 marzo va in scena quallo con Adda Trasporti) e dell’Ufficio Scolastico Territoriale (per quando concerne il caro libri).
VERTICE
Il vertice con l’azienda che si occupa di mobilità su gomma, però, dal punto di vista degli studenti è infruttuoso. Il no alla reintroduzione dell’abbonamento abolitosollecitata dagli studenti (“Siamo stati invitati ad acquistare gli annuali, per noi un costo insostenibile e peraltro senza sconti”) e l’illustrazione del piano marketing rivolto alle istituzioni scolastiche e inviso anche ai dirigenti (gli studenti lo riassumono così: “dateci uno sportello pubblicitario e di vendita dei nostri titoli di viaggio all’interno delle vostre scuole e noi vi diamo un bonus”), sono ora al centro della protesta che gli studenti stanno preparando. Gli effetti si conosceranno dopo le assemblee di istituto.
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