Bilancio di previsione, Italia Viva:
“Non ci sono prospettive”
“Un’amministrazione autoreferenziale che non sa dialogare e un bilancio dal respiro corto che non sa e non riesce proiettarsi in un futuro lontano”. Così il gruppo di Italia Viva, in vista delle prossime sedute consiliari del 18 e il 20 dicembre, dedicate alla discussione e approvazione del bilancio previsionale, attacca nel metodo e nel merito la maggioranza che rigetta a priori qualsiasi proposta che arrivi dalla minoranza, anche quando potrebbe essere accettata e di buon senso.
“Speriamo che il bilancio sia un’occasione di per sé importante per aprire un dialogo nei confronti di questa maggioranza che si è dimostrata sui temi abbastanza chiusa”, sottolinea Tiziano Guerini, membro della direzione provinciale di Italia Viva.
Nel merito Italia Viva contesta un bilancio previsionale che arriva in consiglio ingessato: “Non c’è più avanzo di amministrazione per il futuro. Basti pensare che per la prima volta il ragioniere capo non ha firmato per un piano triennale della coprogettazione”.
“Il bilancio è il bilancio di un anno. Il ragioniere capo non ha firmato le ipotesi del bilancio triennale. Non avendo coperture o immaginando di non avere coperture sufficienti e per evitare che non sia il libro dei sogni ma che sia un piano triennale fondato su qualche cosa di concreto”, spiega Guerini.
“Un bilancio – prosegue – in cui si taglia la spesa sociale di 800 mila euro e addirittura si riduce a 15 mila euro, rispetto ai 18 mila euro di prima, la fascia di esenzione per l’addizionale IRPEF, penalizzando le persone già povere”.
Per questo Guerini esprime preoccupazione per il futuro: “Ragionare anno per anno non è mai bello. Significa non avere prospettive. Esasperando, si potrebbe dire che si vive giorno dopo giorno”.