Crema, San Domenico:
la festa con le note di Morricone
Col il Tributo al Maestro Ennio Morricone si è celebrata ieri sera la Festa del San Domenico in occasione dei 25 anni dalla prima apertura del sipario. Una serata che ha visto protagonista i 40 musicisti dell’orchestra diretta da Simone Giusti, con la voce del soprano Costanza Gallo e la regia di Emiliano Galigani.
“Provare a raccontare Ennio Morricone con le immagini e la sua musica” ha detto l’attore Pietro Pignatelli presentando la serata e tratteggiando al figura di Morricone, un genio del nostro tempo legato indissolubilmente alla cinematografia, che è riuscito nell’impresa di far diventare immortali scene e musiche evocando sentimenti che toccano le corde delle emozioni più profonde.
Un percorso musicale segnato dal connubio con il regista Sergio Leone, poi i maestri del cinema francese, gli anni settanta con il cinema dell’impegno sociale, fino alla commedia e l’incontro con un altro grande regista qual è Giuseppe Tornatore.
Da Un pugno di dollari al Buono il brutto il cattivo, C’era una volta il West, Per qualche dollaro in più, Bianco rosso e verdone, C’era una volta l’America: una scaletta reinterpretata dall’orchestra diretta da Simone Giusti, che ha raccolto numerosi applausi da parte della platea gremita in ogni ordine di posto, per una serata magica come le note create dal Maestro.
Prima dello spettacolo il presidente Strada non ha parlato ieri sera, ma l’ha fatto il sindaco Fabio Bergamaschi che pubblicamente ha ribadito il ringraziamento della città a Giuseppe Strada, per i 9 anni alla guida della Fondazione San Domenico, il cui dato rilevante, al di là degli interventi nelle strutture e negli arredi, resta quello dei numeri, che raccontano di un teatro diventato lungo d’arte e di cultura, vissuto dalla città, aperto al mondo e con una serie di successi nelle presenze in continua crescita.
Un ottimo punto di partenza per il nuovo CdA che tra una decina di giorni designerà il nuovo presidente ha detto il sindaco Bergamaschi, con un pensiero rivolto anche a tutti i presidenti e ai consigli di amministrazione che si sono succeduti in questi 25 anni, ed a tutti i collaboratori che hanno reso possibile una nuova stagione teatrale per la città, dopo la tragedia dell’incendio del Teatro Sociale progettato dal Piermarini e andato perso nel 1937.
A margine dell’evento però abbiamo sentito Giuseppe Strada: “Abbiamo fatto un bel lavoro in questi anni, il teatro è cresciuto diventando una realtà importante, quest’anno anche con un bilancio attivo che è quasi miracoloso – dice il presidente, ormai prossimo a lasciare la carica – abbiamo lavorato bene, ma adesso è arrivata l’ora di lasciare ad altri, l’11 dicembre con il nuovo CdA ci sarà il nuovo presidente a cui faccio gli auguri di continuare questo lavoro”.
E il lavoro in questi anni di presidenza Strada è stato veramente tanto, dall’investimento per l’abbattimento delle barriere architettoniche, alla sicurezza, l’efficientamento energetico, le nuove poltrone, ed anche la sfida del covid, superata alla grande: “Anche il quel momento abbiamo avuto il supporto del pubblico e questo fa identità, città, cultura. Probabilmente qualcosa da fare c’è ancora – conclude Strada – ad esempio sul Folcioni, ma di strada ne abbiamo fatta tanta, e qualcosa da lasciar fare ai successori ci deve essere”.
Per festeggiare il 25mo compleanno la Fondazione San Domenico ha offerto dopo lo spettacolo un rinfresco ai presenti sulle note del dj set a cura di Ezio Spoldi con catering brindisi curato dagli studenti dell’indirizzo enogastronomico dei corsi diurni e serali dell’istituto Piero Sraffa di Crema guidati dalla prof.ssa Susanna Gerli, docente di laboratorio sala.
Prossimo appuntamento da sold out, domenica 1 dicembre alle 18, Donne in pericolo, commedia brillante con Vittoria Belvedere, Benedicta Boccoli, Debora Caprioglio e Francesco Scimeni.
Ilario Grazioso