Cer, tutela della casa e bocconi
avvelenati: i temi del consiglio
Il consiglio comunale approva all’unanimità lo schema di statuto e l’atto costitutivo della “Comunità Energetica Rinnovabile di Crema” (CER). La costituzione di questa nuova associazione rappresenta un significativo passaggio per il Territorio Cremasco, confermando la volontà dell’amministrazione di fronteggiare le sfide climatiche e di sostenibilità attraverso un modello di produzione e condivisione di energia rinnovabile a vantaggio dei cittadini e delle piccole imprese locali.
“Le comunità energetiche sono uno strumento importante per la produzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile, per promuovere la sostenibilità di un territorio ed affrontare il tema delle povertà energetiche delle famiglie in difficoltà – spiega il sindaco Fabio Bergamaschi, sfruttando anche la propria pagina social -. Tutto il territorio cremasco, ogni Comune, con il raccordo di Consorzio.it, sta lavorando in questa direzione”.
“In questo percorso comune, Crema ha tracciato una rotta, che è passata dalla raccolta di oltre 500 manifestazioni di interesse da parte dei cittadini e che oggi transita dalla formalizzazione dell’Associazione per la nostra città. Nei prossimi mesi lavoreremo per fare in modo che, al più presto, le necessarie formalità si traducano nella piena realizzazione della comunità, a partire dalla realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici installati sugli immobili comunali“.
In Consiglio è stata sollevata la questione delle occupazioni abusive in città. La minoranza di centrodestra ha presentato una mozione per la tutela del diritto della casa, proprio per tutelare le famiglie in difficoltà abitativa, bocciata però dalla maggioranza.
C’è stato spazio anche per la tematica relativa alle polpette avvelenate contro i cani sparse per le zone della città, in particolare a Castelnuovo, che stanno scatenando l’ira dei padroni degli animali. Ilaria Chiodo, consigliera di minoranza, ha ricordato alla giunta l’approvazione all’unanimità dell’applicazione “Bocconi Avvelenati”, promossa dal Ministero della Salute, che permette di segnalare i pericoli relativi a questa problematica. “Credo nell’utilità di questa app – afferma Chiodo – ho chiesto alla nostra amministrazione di promuoverla il più possibile all’interno della nostra cittadinanza: attraverso il punto informativo, sui social e dedicando una sezione sul sito del comune”.