Politica

Marcia della Pace, il M5S attacca:
"Sindaco ipocrita, vada in ultima fila"

Attacco frontale da parte del Movimento Cinque Stelle Cremasco nei confronti del Sindaco di Crema Fabio Bergamaschi. Oggetto della polemica: la marcia della pace. Attraverso un comunicato stampa, infatti, i pentastellati del Territorio non hanno gradito la partecipazione in prima fila del primo cittadino, giudicata “ipocrita” a causa del partito politico che rappresenta, il PD, che invece starebbe alimentando il conflitto insieme ad altri gruppi politici italiani.

“Sfilare in prima fila – si legge – invocando la pace come bene universale, da conquistare, è un atto doveroso ma, se fatto da chi è espressione di forze politiche che stanno contribuendo ad alimentare scenari di guerra, allora quelle speranze si tramutano in un tentativo astratto di far dimenticare quello che la quasi totalità dei partiti italiani sta facendo ai livelli dove davvero si può incidere. Come si stanno comportando i partiti italiani a livello parlamentare ed europeo? Questo l’interrogativo che si dovrebbe porre il Sindaco Fabio Bergamaschi, alzando la cornetta per chiederlo ai suoi colleghi di partito, convincendoli ad azioni concrete così che le sue astratte dichiarazioni prendano forza e sostanza”.

“Ricordiamo al Sindaco e al suo partito – rincara la dose il M5S – che giovedì 19 settembre il Parlamento europeo ha approvato, con i voti di tutti i maggiori partiti, ad esclusione del Cinque Stelle, una risoluzione che, tra le altre cose «invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali forniti all’Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo». Secondo il testo approvato dal Parlamento europeo queste restrizioni ostacolano «la capacità dell’Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa ai sensi del diritto internazionale pubblico» e lasciano l’Ucraina «esposta ad attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture». È così che si crea la pace? Secondo il M5S assolutamente no”.

Il Cinque Stelle Cremasco, dunque, chiede ironicamente a Bergamaschi se fosse a conoscenze di tali azioni da parte del suo partito: “Il PD ha votato contro il ritiro degli ambasciatori UE in Israele, nonostante le atrocità commesse quotidianamente da Netanyahu. Astensione per le sanzioni commerciali ed economiche contro il governo di Tel Aviv. Rifiuto anche al punto in cui si chiede all’Italia di farsi capofila per una soluzione negoziale in Ucraina, e al governo di fermare forniture di materiali di armamento… Il Sindaco, espressione del PD, sa queste cose? I manifestanti presenti alla marcia di ieri sera ne sono al corrente? Se sì, forse avrebbero mandato Fabio Bergamaschi in ultima fila, invitandolo a chiamare i suoi colleghi che propongono e votano certe nefandezze belliciste. Solo in ultima fila avrebbe avuto lo spazio e l’accortezza di non disturbare una manifestazione bella come quella di ieri, ma a cui non abbiamo potuto partecipare per non sfilare fianco a fianco con l’ipocrisia di certi partiti politici”.

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