Crema, slitta l’apertura
del sottopasso ferroviario
Le ruspe e i camion sono ancora al lavoro e la promessa di un’apertura del sottopasso ferroviario verso la fine di settembre, massimo i primi di ottobre, slitta ancora per l’ennesima volta.
L’opera più attesa e più importante della città di Crema, il sottopasso ferroviario veicolare che manderà definitivamente in pensione l’ultimo passaggio a livello cittadino, quello di Santa Maria, non è ancora pronta per l’apertura, sebbene sia in ritardo di oltre due anni rispetto al progetto e al cronoprogramma iniziale.
Ritardo, ci spiega Giorgio Pagliari, assessore ai lavori pubblici del Comune di Crema, che ha fatto lievitare i costi, raddoppiati, che pesano sul Comune per oltre il 50%. L’infrastruttura infatti è costata oltre 10 milioni di euro, di cui in carico al Comune di Crema il 53%. Il resto suddiviso tra RFI, soggetto attuatore dell’intervento, e Regione Lombardia. Spetta infatti ad RFI terminare l’opera e il Comune può in questa fase solo subire le scelte e i tempi dettati da altri. E’ anche vero che il tunnel, il sottopasso in sé, è pronto. Adesso i camion stanno portando via i materiali del cantiere non più necessario, ma mancano ancora i raccordi con le strade esistenti, poi ci sarà il collaudo.
Insomma, nessuno osa più sbilanciarsi sui tempi, ma la segreta speranza è che si riesca ad aprire almeno entro la fine dell’anno. Ad RFI è stato inoltre chiesto un lavoro ulteriore in attesa della costruzione del sottopasso ciclopedonale che sarà realizzato al termine di quello veicolare. Si è optato per un peduncolo, un allungamento di una decina di metri dal sottopasso ferroviario della stazione che attualmente arriva fino al binario uno. Invece è stato chiesto di allungarlo fino al binario due, dove c’è l’uscita e lo sbocco sul viale di Santa Maria. Questo per consentire il passaggio ai pedoni, che con la chiusura del viale di Santa Maria, una volta inaugurato sottopasso veicolare, avrebbero avuto enormi difficoltà di circolazione.