Teleriscaldamento, la verità di Beretta:
perdite, investimenti, contratti,
dal Pd obiezioni ingiustificate
Lamentazioni paradossoli. Così Simone Beretta definisce le osservazioni di Matteo Piloni e Stefania Bonaldi, esponenti del Partito Democratico, sul teleriscaldamento. Il responsabile enti locali del Popolo della Libertà, nonché consigliere di amministrazione di Scrp, replica per punti alle perplessità sollevate dai rappresentanti della minoranza e lo fa partendo dal ruolo del partner privato dell’operazione.
PRIVATO E INVESTIMENTI
“Quando Piloni e Bonaldi sottolineano – afferma beretta – che il privato che partecipa al 48% nella società del teleriscaldamento a fronte di una spesa di lavori di 10 milioni di euro, è già rientrato del 90%, evidentemente si riferiscono alla realizzazione della centrale termica di cogenerazione già completata e funzionante che, guarda caso, è frutto di patti parasociali sottoscritti dagli amministratori precedenti, Strada e Garatti, credo uomini di sinistra”.
PERDITE D’ESERCIZIO
Anche sulle perdite d’esercizio 2010 (circa 4oomila euro) e 2011 (per ora solo stimate in 50-100mila euro), il responsabile enti locali del Pdl non fa sconti al Pd. “È stato loro più volte dimostrato – sostiene – che i risultati preventivati dai business plain a fondamento della scelta strategica a favore del teleriscaldamento, pur a fronte del fatto che si sono dimostrati incoerenti con la realtà, molto diversa da quella ipotizzata, sono stati comunque raggiunti e questo per merito di amministratori capaci del centrodestra. Le perdite sono addirittura in misura inferiore a quelle dei business plain iniziali, nonostante le mutate condizioni del mercato. Anche i più sprovveduti sapevano, poi, che il break even sarebbe intervenuto dopo i primi 4/5 anni”.
AFFIDAMENTO DIRETTO E CONTRATTI
Gli ultimi due nodi sono legati all’affidamento diretto (“lecito”, la sottolineatura) dei lavori di posa della rete ad un’azienda privata (“Già collaborava al progetto di realizzazione, dunque l’affidamento finale è stato un atto conseguente frutto di una serrata trattativa che ha visto il socio privato proporre la Fimet”) e il numero dei contratti sinora stipulati. “L’obiezione dei 105 contratti a fronte di 20 milioni di euro di investimento, poi, è cosa ridicola – conclude Beretta -. Essi sanno benissimo che quei 105 contratti coprono già circa il 90% delle potenzialità dell’attuale centrale termica che andrà in saturazione con non più di 120 contratti e già nella stagione termica 2012-2013. Che Piloni e la Bonaldi pensassero a singoli contatori mono familiare? Non credo immaginassero che con l’attuale centrale termica si potesse servire tutta la città”.
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