Cronaca

Crema, i senzatetto incontrano
l'amministrazione comunale

Nuovo importante capitolo nella vicenda tra i senzatetto e l’Amministrazione comunale di Crema. Martedì pomeriggio, infatti, il rappresentante Alex Corlazzoli e una delegazione di persone che non possiedono una casa, hanno incontrato i consiglieri di Maggioranza Manuela Piloni, Teresa Caso, Nancy Pederzani, Donatella e Mario Tacca.

Sul tavolo argomenti delicati, in primis il dormitorio: chiuso dal mese di aprile a differenza di altre realtà come Cremona, Lodi, Treviglio o Bergamo dove resta aperto tutto l’anno.

“Crediamo – spiegano i senza tetto che hanno partecipato alla riunione – che la questione dormitorio non possa essere trattata come problema della Caritas solo perché è essa a gestirlo. L’assenza per mesi di un luogo dove posare il capo la notte riguarda l’amministrazione comunale così come la Chiesa così come ogni altra associazione e cittadino. Ad Alba, per esempio, nei giorni scorsi il Comune ha aperto una palestra per i senza tetto”.

Si è parlato anche di questioni personali, relative ai singoli casi di alcuni di loro, cercando di riaprire un canale di dialogo con i servizi sociali.

“Siamo consapevoli che i consiglieri comunali non possono certo risolvere i nostri problemi – si legge nel comunicato – ma hanno gli strumenti per promuovere l’attenzione di chi di dovere e per fare in modo che la questione povertà a Crema sia tenuta in considerazione nell’agenda politica alla pari di altri temi”.

Il rappresentante Alex Corlazzoli ha voluto esprimere le sue sensazioni al termine dell’incontro: “I senza tetto grazie al loro coraggio e alla loro volontà di trovare soluzioni hanno finalmente trovato ascolto e hanno potuto sedersi ad un tavolo per affrontare con dignità questioni che riguardano le loro vite ma allo stesso tempo il benessere della città. Ho chiesto di tenere aperto il dialogo, di rivederci per poter continuare insieme a individuare proposte concrete per i senzatetto”.

Il comunicato si conclude con la speranza che l’incontro non sia stato solo una “pacca sulla spalla”, ma che possa portare sviluppi a breve termine: “Monitoreremo la situazione e verificheremo tra un mese se almeno qualcosa si è mosso altrimenti torneremo a bussare alla porta dell’amministrazione”.

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