Cronaca

Incolpa l’ex compagna
di un finto furto
per indurla a tornare

Si presenta in caserma per denunciare un furto. Ma alla fine la verità viene a galla e l’uomo viene deferito per simulazione di reato e calunnia. Si tratta di un edile di 33 anni, arrivato dai carabinieri di Crema giovedì raccontando che qualcuno aveva portato via dalla sua casa documenti e mille euro in contanti. Per le modalità, l’assenza di qualsiasi effrazione, l’uomo ha espresso chiari sospetti nei confronti dell’ex convivente di 31 anni. Ma il giorno successivo i militari sono stati informati dai colleghi bresciani della denuncia del muratore per le minacce patite da una operaia di 22 anni che, insieme al compagno, nel Bresciano, aveva ospitato in casa la donna sospettata. Il 33enne pur sapendo dove fosse rifugiata l’ex compagna non ha fornito tale indicazione ai carabinieri, inoltre, alterato per l’affronto subito, davanti alla ragazza che aveva ospitato l’ex convivente, aveva tentato di convincere quest’ultima a ritornare con lui senza contestarle l’ammanco. Un comportamento incomprensibile nell’ipotesi del furto. Convocato dai carabinieri cremaschi, davanti al comandante della stazione, l’edile ha finito per ammettere che si era inventato tutto per indurre la donna a ritornare a casa. Per averla incolpata pur sapendola innocente, è stato denunciato alla Procura di Crema, come accennato, per calunnia e simulazione di reato.

 

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