Politica

PD, Europee: a Crema
Gori, Maran e Tinagli

Una serata importante per parlare di Europa in vista delle elezioni. A Crema, nella Sala Ricevimenti del Palazzo Comunale, si è svolto un incontro con la cittadinanza organizzato dal Partito Democratico.

In città tre candidati per le europee: Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Irene Tinagli, europarlamentare uscente, e Pierfrancesco Maran, assessore alla casa del Comune di Milano.

Tanti i temi affrontati: dall’importanza della concretezza nelle scelte, all’esigenza di non prendere le distanze dall’europa, dall’integrazione europea, agli investimenti per i territori.

Dopo l’introduzione di Daniele Qalliaj, coordinatore territoriale del PD Cremasco, ha preso la parola il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi: “Europa e territori sembrano scale inconciliabili, però il dato dell’attuazione delle politiche territoriali si attesta intorno al 70-80%. La trasformazione delle nostre città rientra perfettamente nella programmazione europea. L’Europa può fare tanto per il territorio, come i fondi Pnrr che hanno portato ad aprire tanti cantieri in città. Ai candidati dico: sono sicuro che interpreterete nel migliore dei modi questo ruolo di collante e cerniera con i territori, anche perché venite dai territori”.

“In 10 anni ho imparato che ci vuole molto interesse e visione per mandare avanti una città e bisogna essere concreti, questo serve anche in Europa – spiega Gori – Spesso ci si concentra su obiettivi ambiziosi, parlando sempre del “cosa” trascurando il come. Questa concretezza è quella che serve per risultare meno lontani dai cittadini, per portare avanti provvedimenti con gradualità senza troppe imposizioni. Ovviamente condivido obiettivi molto importanti, un progetto europeo che ci ha garantito pace e democrazia, ma oggi si fatica ad avere una maggior efficacia. È difficile decidere di essere autorevoli, tante cose che vanno completate nel segno dell’integrazione. C’è chi vorrebbe meno Europa, ma sarebbe un gravissimo errore, l’occasione del voto è un bivio tra due visioni. Io penso che allontanarsi sarebbe un errore, un po’ come tornare alle piccole patrie. L’Atalanta è stata un po’ di ispirazione, Bergamo in 10 anni è cambiata, è diventata più europea, l’Atalanta ha tracciato la strada, una società abituata a salvarsi che poi ha avuto ambizioni maggiori. Abbiamo ereditato una città che poi ha creduto in sé stessa e che è diventata sempre più attrattiva, pur senza aver perso la sua identità”.

Sulla stessa linea Tinagli: “E’ importante il tema di un’integrazione europea più forte, a sostegno degli investimenti e dei territori, noi l’abbiamo fatto in questi anni, ora dobbiamo farlo in via permanente, serve dotare l’UE di fondi per dare sostegno alle imprese”.

Maran invece si è concentrato sul tema dell’ambiente, dei trasporti e di conseguenza della logistica. L’assessore ha poi parlato di case a prezzi accessibili e di energia, mettendo in risalto l’esigenza di incrementarne la produzione locale.

Simone Guarnaccia

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