Politica

Beretta critica Bergamaschi:
"Assessori non esperti, la colpa è sua"

Simone Beretta non le manda a dire. Intervenuto sulla questione che sta scuotendo l’amministrazione comunale, relativa ad una riorganizzazione interna della maggioranza, il politico di Italia Viva ha criticato aspramente il sindaco Fabio Bergamaschi per la scelta che ha intenzione di intraprendere.

“Il sindaco non può e non dovrebbe politicamente sottrarsi ad un confronto aperto in consiglio comunale dopo che nei fatti e pubblicamente ha ammesso che le cose non girano per il verso giusto – esordisce Beretta – da troppo tempo pensava di bastare a sé stesso e in più circostanze gli è stato detto che per il bene ed il futuro della città e del territorio avrebbe dovuto aprirsi con coraggio ad un confronto politico e costruttivo con chi ha idee e proposte da mettere in campo.”

Assessori senza esperienza
“Per la giunta si dovrebbero scegliere amministratori già pronti a governare la cosa pubblica; non è consigliato scegliere persone, come ha fatto Bergamaschi, per imparare a fare gli assessori – continua il consigliere comunale – Così pare che si siano create nel tempo tensioni interne alla stessa giunta quando ha fatto e imposto scelte non condivise”.

L’incontro alla Casa del Pellegrino
Beretta poi commenta la riunione del Sindaco Bergamaschi alla Casa del Pellegrino, dove ha incontrato i candidati delle liste che lo hanno sostenuto alle elezioni due anni fa.

Un autogol a me ancora adesso incomprensibile sotto tutti gli aspetti – sottolinea – come il tentativo di giustificare palesemente e pubblicamente l’empasse amministrativo nel quale era ed è andato a finire. Dopo dodici anni nella stanza dei bottoni, si finisce con autocertificare di non essere, almeno fino ad oggi, adatto al ruolo che ha voluto ricoprire. L’incontro con i candidati delle vecchie liste elettorali in suo appoggio, è stato un atto tanto fintamente coraggioso quanto insipiente sul piano politico perché non foriero di conseguenze coerenti con l’autodenuncia”.

Un gruppo di lavoro con un nuovo dirigente e un capo gabinetto
“La proposta del sindaco è di assumere un nuovo dirigente ai lavori pubblici e un suo capo di gabinetto dai contorni indefiniti – rincara la dose Beretta – L’uno e l’altro censurano immeritatamente una struttura mai messa nella condizione di lavorare serenamente, e, forse in questo caso meritatamente, una giunta che non ritiene all’altezza della situazione ma che lui stesso per primo non è stato in grado di guidare verso approdi certi che non siano il “salame nobile” o il tentativo di appropriarsi delle iniziative che sussidiariamente salgono dalla società civile”.

Scelte Onerose
“Ora mi è incomprensibile come il sindaco possa giustificare scelte così onerose come l’assunzione di un secondo dirigente e di un capo di gabinetto per colpa della inefficacia amministrativa della sua maggioranza. Dopo dodici anni, dei quali dieci come assessore ai lavori pubblici che senso hanno queste assunzioni? Quanto costerebbero alla comunità nel tentativo di porre rimedio agli errori compiuti? Certamente di gran lunga oltre duecentomila euro. Inaccettabile”.

Proposte non prese in considerazione
Beretta chiude con la serie di proposte effettuate dal suo gruppo di Italia Viva, mai realmente prese in considerazione, tirando la stoccata finale sul capo di gabinetto.

“C’è chi si è distinto per essere stato sempre propositivo trasformando le critiche in proposte, sempre, e non certo per la presunzione di possedere la verità – spiega Beretta – Come il gruppo che ha sostenuto la mia candidatura a sindaco e poi con Italia Viva si sono sempre comportati in questo modo formulando proposte dentro una visione e una strategia coerente. Le possibili soluzioni che abbiamo consigliato per il Tribunale, il ponte provvisorio, Finalpia, la Tangenzialina, nuovi impianti sportivi e un campus universitario. Vorrà dire che d’ora in poi per farci ascoltare parleremo con il capo di gabinetto, sperando di ottenere più attenzione”.

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