Cronaca

Mazzali: “Restauro del castello di
Pandino un regalo ai lombardi”

“Il ‘restyling’ del castello di Pandino è un regalo ai lombardi e ai turisti che amano viaggiare nella storia e nella bellezza della Lombardia”. Così Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia, in occasione della presentazione dell’esito del restauro conservativo del castello di Pandino (Cremona). Presenti anche i senatori Renato AncorottiGianpietro Maffoni e Sandro Sisler.

“Con il clima mite anche tanti lombardi diventano ‘turisti’ nei fine settimana, e ricordo loro che possono trovare tutte le informazioni sugli straordinari luoghi e punti di interesse della nostra Regione sul nostro portale ufficiale InLombardia”, ha aggiunto Mazzali, tornando a sottolineare che “il restauro conservativo è un grande servizio al patrimonio locale e un formidabile volano di attrattività”.

La storia del castello

Sorto intorno al 1355 per volere del signore di Milano Bernabò Visconti, il quale desiderava una residenza di campagna presso la quale dedicarsi alla caccia, uno dei suoi passatempi preferiti, il Castello Visconteo di Pandino costituisce ancora oggi uno dei migliori esempi dell’architettura fortificata viscontea trecentesca. Il castello conserva ancora buona parte delle decorazioni originarie del portico, del loggiato e delle stanze, con motivi geometrici e floreali, che da sole costituiscono un motivo sufficiente per una visita.

Il parco del fiume Tormo, un’oasi naturale

Vicino al castello si trova il Parco del fiume Tormo. E’ un fiume atipico, sorge infatti in pianura e le sue acque provengono per intero da fontanili e risorgive (già citato in periodo medievale come “Flumen Turmum”). Proprio grazie alla sua origine sorgiva l’acqua del fiume Tormo è sempre limpida e cristallina, fresca d’estate e temperata d’inverno. Queste caratteristiche fanno sì che la vita acquatica prosperi nelle acque del fiume.

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