Cronaca

Affaire Caffè, ultimo botta e risposta
tra Giovane Italia e Giovani Democratici
entrambi dispiaciuti per il progetto fallito

“Con la coscienza a posto”: si conclude così l’ultimo comunicato che la Giovane Italia (Pdl) ha inoltrato alla stampa in seguito alla scissione del gruppo dal Caffè Politico, che aveva a sua volta diffuso un documento in cui rendeva note le posizioni dei membri rimanenti e il futuro assetto dell’associazione. Ribattono anche i Giovani Democratici (Pd) e confermano l’impossibilità di conciliare posizioni da sempre divergenti in un progetto comune che stava a cuore a tutti, ma che così non avrebbe potuto continuare.

LA REAZIONE DELLA GIOVANE ITALIA

I ragazzi del Pdl spiegano come il comunicato mandato a conclusione della riunione di venerdì scorso per comunicare il loro ritiro non fosse un tentativo di defilarsi con “frasi vaghe e poco consone a giovani impegnati in politica”, quanto un tentativo di non creare “caciara mediatica”. La Giovane Italia respinge l’idea che la comunicazione inviata alla stampa fosse nata per calunniare gli avversari politici: “non fa parte del nostro stile – commentano – e non rappresenta sicuramente un esempio di politica giovane”. Rettifiche anche sulle accuse di poco impegno nelle attività del Caffè Politico: i ragazzi di centrodestra riconfermano la loro partecipazione agli incontri e assicurano che i ritardi nel versamento della famosa quota da parte del Pdl non hanno mai minacciato la riuscita delle iniziative. “I precisi motivi, che ci hanno spinto a chiudere l’esperienza pur positiva del Caffè Politico devono essere individuati nei mutamenti avvenuti all’interno dell’associazione – precisano – Da alcuni mesi abbiamo registrato una serie di veti immotivati a nostre proposte riguardanti ospiti più o meno riconducibili al centrodestra”. Secondo i ragazzi della Giovane Italia ci sarebbe quindi stato un tentativo di spostare l’asse bipartisan del Caffè verso il centrosinistra: “Abbiamo quindi ritenuto che fosse diventato inutile spendere energie e tempo per un progetto che aveva ormai perso lo scopo per cui era nato”.

LA RISPOSTA DEI GIOVANI DEMOCRATICI

“Solo la mala politica si fonda sui gossip. Quella buona ha altro cui pensare”; immediata la replica dei Giovani Democratici che impugna la bagarre anche dal punto di vista politico, e sottolinea come la collaborazione tra ragazzi del Pd e del Pdl fosse da sempre minata da posizioni inconciliabili. L’unica cosa che accomuna tutti pare sia proprio il dispiacere di fronte al fallimento del progetto, nato proprio per avvicinare i giovani alla politica attraverso tematiche d’interesse socioculturale in grado di coinvolgere la coscienza di tutti; un’idea di indubbia validità, come testimonia il patrocinio concesso dallo stesso Comune di Crema. Rammarico a parte, i Giovani Democratici ribadiscono la loro collaborazione alla nuova versione del Caffè Politico, “perché riteniamo che gli investimenti nella cultura e nei giovani non siano mai a fondo perduto”.

Lidia Gallanti

 

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