Politica

Tangenzialina Crema, Italia Viva
non concorda: "Visione miope"

La Gronda Nord, elogiata la scorsa settimana da buona parte dei personaggi di spicco della politica cremasca, ha subìto le prime critiche dalla minoranza.

Si tratta di Italia Viva, che ha espresso i suoi dubbi riguardanti un progetto al momento non concretizzato, offrendo una proposta alternativa nel tracciato, etichettando l’idea attuale come una “Visione Miope del territorio Cremasco”.

“Trasformare l’idea di una tangenziale in una semplice circonvallazione ci sembra una visione miope per il territorio di Crema – spiega Simone Beretta – Non risponde complessivamente al vero interesse della città e del Cremasco; parte da visione politica non strategica, e il tracciato ne e’ una conseguenza: non apre la città e tanto meno l’area industriale che dice di voler servire (e su cui siamo d’accordo) verso le principali arterie di traffico della Lombardia su cui viaggiano persone e merci”.

“La nostra idea – sottolinea l’architetto Enzo Bettinelli – è quella di proiettare la tangenziale verso l’esterno, collegando la città alla Bre-Be-Mi, a Trescore e Casaletto, passando infine al rondò di Offanengo, dove si creerebbe un passaggio alternativo al Ponte Cadorna”.

Un’idea più economica secondo il partito di minoranza, simile in termini economici e pronta da sottoporre al Comune. Confronto che al momento non c’è stato, ma che Italia Viva chiede a gran voce. Il partito è pronto a muovere un’interpellanza anche alla Regione, per capire come sia stato possibile stanziare dei fondi senza un progetto effettivo.

“Chiederemo ai nostri rappresentanti in Consiglio regionale – si legge nel comunicato – di presentare un’interrogazione per conoscere dalla Regione se corrisponde al vero la decisione di accantonare milioni di euro per un progetto che non esiste. Se l’ha fatto si chiederà se è giuridicamente ed amministrativamente corretto”.

Stoccata finale anche all’Area Omogenea Cremasca, la quale non si è ancora espressa sulle due vicende infrastrutturali più importanti di Crema, ovvero, la tangenzialina e il Ponte Cadorna.

“Se una istituzione come quella che si vorrebbe trasformare in Comunità di Pianura non è in grado di esprimersi su tali questioni – accusa Beretta – dovrebbe spiegarci a cosa serve, al di là di passarelle di facciata e di vuoti convegni. Che futuro può avere una “Comunità di Pianura” se un suo Comune è lasciato nella condizione di rinchiudersi verso gli interessi generali del territorio?”.

 

Riccardo Lionetto

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