Politica

Area Omogenea come Comunità di
Pianura: la sfida dei comuni cremaschi

Grande adesione per il convegno dell’Area Omogenea Cremasca, dal titolo: “Un territorio più unito per una provincia più forte”, tenutosi questa mattina al Teatro San Domenico di Crema. Sul palco presenti il presidente dell’Area Omogenea, ovvero il Sindaco di Offanengo Gianni Rossoni, insieme a Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia, Massimo Sertori, assessore regionale, Mirko Signoroni, presidente della Provincia di Cremona, il giornalista Beppe Severgnini, Bruno Garatti di Consorzio.it, ed infine il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi.

Un evento durato due ore e mezza, dove i vari protagonisti del territorio cremasco hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra i quarantotto comuni, uniti dalla nascita dell’ente a Villa Corti nel 2015, approvata nel 2016, e diventata oggetto istituzionale nell’aprile 2023. Lo scorso 19 febbraio, invece, è stato approvato il regolamento dell’Area Omogenea da parte dei sindaci: la parola d’ordine è unione d’intenti, per favorire i bisogni della comunità, come ha sottolineato proprio Mauro Guerra, per poter avanzare la richiesta di riconoscimento a livello regionale dell’Area come “Comunità di Pianura”, analogicamente come le comunità montane.

“Un comune che pensa solamente a sé stesso è in grado di garantire alla propria comunità servizi e attività necessarie? – Ha esordito il presidente di Anci Lombardia – Questo convegno deve essere uno spunto per ragionare sulla vasta rete di servizi da coordinare sul territorio”.

Servizi spiegati dal CEO di Consorzio.it, Bruno Garatti, il quale sottolinea come la sua azienda sia il braccio operativo dell’Area Omogenea: “I comuni vedono il Consorzio come un luogo per essere supportati dalla loro offerta di servizi – commenta Garatti – negli anni abbiamo installato vari sistemi a varchi nei comuni; creato piattaforme sovracomunali; sul piano energetico abbiamo proceduto all’installazione di molti pannelli fotovoltaici; fino alla nascita del canile in ambito sociale. Il nostro modello di supporto tende a mantenere il ruolo politico del Comune, offrendo a tutti lo stesso trattamento di qualità, utilizzando al meglio le risorse del PNRR”. L’altra richiesta alla Regione, infatti, è che Consorzio.it venga riconosciuto come centro di competenza del territorio, per potersi sviluppare a livello regionale.

I vari progetti da compiere sono ancora molti, e Rossoni ha sottolineato le opere più importanti nel mirino dell’Area Omogenea: “Innanzitutto, sul piano della mobilità e dei trasporti abbiamo il problema del raddoppio della ponte di Spino D’Adda, un tema molto attuale, insieme al prolungamento della metropolitana fino a Peschiera, oltre al completamento della Bergamina, ovvero la tangenzialina di Crema. Vorremmo poi sviluppare una rete sociosanitaria di territorio; rendere la nostra area bella e sostenibile grazie allo sviluppo di una rete costituita dalle comunità energetiche”.

L’assessore regionale Sertori, infine, ha ricordato l’importanza di un ente sottoprovinciale, che dialoghi con Regione Lombardia: “L’ente regionale concede finanziamenti alle Province, perché dovrebbero essere loro ad intervenire. Ma la Provincia è l’ente che pianifica, non amministra. Il presidente della Provincia può inserire alcune imposte, ma queste servono ad entrare nel circuito dei finanziamenti per l’erogazione di servizi – spiega Sertori – Bene il senso di appartenenza, perché credo sia un elemento fondamentale per evitare centri di potere: deve prevalere il progetto comune sul singolo. Questo mi sembra giusto ricordarlo a tutti i sindaci per partire con il piede giusto”.

La conclusione è stata affidata al giornalista del Corriere della Sera Beppe Severgnini, il quale ha espresso chiaramente l’importanza di fare chiarezza su tutta la comunità cremasca, in quanto i cittadini devono capire con facilità e trasparenza cosa serve l’Area Omogenea: “Queste nozioni tecniche, usate da voi davanti ad un pubblico esperto – esordisce Severgnini – vanno poi sintetizzate all’esterno. Bisogna spiegare quale compito svolge esattamente l’Area, che funzione hanno le Province dal punto di vista operativo. I cittadini devono sapere gli sforzi che stiamo facendo, siamo un fulmine in pianura: dritti ed efficienti. Ciò che stiamo creando, lo stiamo facendo per i nostri e i nostri nipoti, per dare loro un ambiente migliore”.

INTERVISTE COMPLETE (QUI)

 

Riccardo Lionetto

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