Offanengo, Madonna del
Pozzo: al via i lavori di restauro
Il Santuario della Madonna del Pozzo di Offanengo è pronto per il restauro. Partirà infatti a fine febbraio il restauro conservativo della chiesa, che nasce dalla consapevolezza che la conservazione del Santuario rappresenta la conservazione di un “monumento” del paese di Offanengo, e che, per la sua importante valenza storico-artistica, e per la sua presenza di luogo sacro e di preghiera. va assolutamente salvaguardato per le generazioni future.
Il progetto è già stato autorizzato dalle Commissioni di Arte Sacra e Finanziaria della Diocesi di Crema, oltre che dalla Soprintendenza di Mantova. Il Parroco Don Gian Battista Strada ha incaricato di redigere il progetto l’Arch. Magda Franzoni di Crema, che effettuerà la Direzione Lavori e sarà affiancata per la sicurezza del cantiere dal Geom. Alessandro Mostosi.
I lavori sono stati affidati dopo regolare gara d’Appalto alla Ditta B&G sas di Roberto Ghilardi. Il restauro conservativo del Santuario ha avuto il finanziamento dell’8 per mille della CEI, Conferenza Episcopale Italiana, e un contributo dai Beni Culturali, oltre che da offerte di Privati e fondi della Parrocchia.
I lavori di restauro del Santuario della Madonna del Pozzo di Offanengo saranno programmati secondo stralci funzionali riguardanti in primo luogo tutto l’involucro esterno. Si attueranno interventi di manutenzione delle coperture, di deumidificazione e di conservazione delle murature, di manutenzione degli infissi e delle finestrature. Sarà eseguito il restauro del campanile e della sagrestia.
In un secondo tempo si procederà al restauro dell’importante apparato decorativo esistente all’interno della chiesa. L’interno del Santuario, il cui progetto è già stato autorizzato dagli Enti preposti, ora si presenta in grave stato di degrado materico in particolare nella parte bassa delle pareti e nella volta della navata.
La chiesa ha problemi di umidità di risalita capillare, oltre che gravi problemi di tenuta della copertura formata solo da coppi tradizionali. La mancanza di una protezione con lo scivolamento e rottura dei coppi ha fatto sì che sulle volte della chiesa ci siano percolazioni di acqua piovana. Ne ha sofferto la decorazione interna, compreso il grande complesso decorativo dell’abside, che si presenta offuscato anche da polveri e pulviscolo atmosferico provenienti dalla strada che costeggia la chiesa.