Politica

Italia Viva: "No alla chiusura
del ponte senza alternative"

All’indomani della fine del ciclo di assemblee tra il Sindaco Fabio Bergamaschi e i cittadini di Crema, in merito alla questione del Ponte Cadorna, il partito cremasco di Italia Viva ha indetto una conferenza stampa, nella quale ha espresso le proprie perplessità sulla tematica.

Guidati da Simone Beretta, nella sala delle Vele del municipio, erano presenti la referente territoriale Paola Orini, l’architetto Enzo Bettinelli, il delegato per la città di Crema Giovanni Delogu, ed infine il responsabile provinciale della comunicazione Tiziano Guerini.
L’introduzione è stata affidata proprio a Delogu, il quale ha sottolineato come, secondo Italia Viva, l’Amministrazione comunale abbia affrontato in maniera insufficiente le problematiche della città, ad eccezione delle iniziative sociali e culturali; oltre a non avere una direzione ben chiara da intraprendere per la gestione delle priorità nell’immediato futuro, in primis dal tema del giorno: il Ponte Cadorna.

“Abbiamo atteso la fine del ciclo di assemblee prima di indire questa conferenza – esordisce Simone Beretta – da queste, però, non siamo usciti rincuorati. Da due settimane abbiamo richiesto il materiale e le carte, perché in questo tema ci vogliamo guardare a fondo: ci sembra troppo farraginoso e non sta filando il verso giusto”.

Il leader del partito ha ribadito con fermezza la loro tesi di fondo: “Il ponte sul Serio non può essere chiuso per un anno senza una valida alternativa”.

“Dopo l’intervento da parte dei tecnici dell’altra sera mi sono preoccupato – continua – Il ponte non è messo bene e Le Belle Arti non lo possono considerare al pari del Colosseo di Roma. La sua chiusura non preoccupa solo i cittadini di Crema, ma anche chi vive al di fuori di quel territorio e lo usa per arrivare in città”.

La soluzione secondo Italia Viva è semplice: “L’unica alternativa resta la creazione di un ponte provvisorio – chiosa Beretta – Non so come metterlo perché non sono un tecnico, ma la soluzione era quella. Al comune di Crema i soldi di certo non mancano”.

A fare da eco al consigliere comunale, anche Paola Orini, la quale ha aggiunto: “Il problema del ponte è un fatto che riguarda il traffico del territorio. È un punto strategico. Va bene che ci siano ristori per i commercianti ma non basta. Sto pensando alla popolazione scolastica, in particolare ai quartieri vicini alle Medie Vailati. Qualcuno dirà ‘Faranno il giro’, Crema è già piena di giri e le strade sono intasate. Non abbiamo posizioni ideologiche, la nostra idea è quella di collaborare anche con l’amministrazione, ma le problematiche vanno affrontate per rendere migliore il territorio ai cittadini”.

In chiusura di conferenza, spazio anche all’architetto Enzo Bettinelli: “La città deve smettere di rincorrere i problemi. Che i due ponti non fossero sufficienti noi lo sosteniamo da vent’anni – sostiene Bettinelli, che poi sposta il focus sulla tangenzialina di Crema nord – Per una volta nella vita prendiamoci un progetto serio e sosteniamolo. Costerà, sarà da mettere in cantiere per i prossimi 5-10-15 anni, ma almeno avremo un progetto sicuro e all’avanguardia”.

Secondo il parere dell’architetto, inoltre, le possibili soluzioni tecniche per sistemare il ponte provvisorio sarebbero due: crearlo nel parcheggio della ‘Buca’, di fronte alla stazione; oppure inserirlo al fianco del passaggio pedonale.

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