Politica

Il degrado dell'Area ex-CL e il
Servizio di Striscia: il PSI accusa

L’area CL di Crema potrebbe diventare una questione mediatica nazionale, a causa del servizio effettuato da Striscia la Notizia con l’inviato Vittorio Brumotti. L’intervento del giornalista di Mediaset ha spinto il Partito Socialista Italiano di Crema a ricordare nuovamente le problematiche dell’ex area scolastica. In un comunicato, infatti, il PSI, rappresentato dal segretario cittadino Alberto Gigliotti, ha fatto luce sulle segnalazioni da loro riportate nel corso degli ultimi anni.

“Nei prossimi giorni potrebbe finire all’attenzione nazionale un problema che i socialisti cremaschi hanno più volte sollevato e che tuttora risulta irrisolto – si legge all’inizio del testo – l’area è completamente degradata e abbandonata ed è stata riscontrata la presenza di un vasto acquitrino, potenziale habitat per la proliferazione delle zanzare. Le pompe di sollevamento per drenare l’acqua dalle fondamenta risultavano del tutto non funzionanti quando il PSI svolse il sopralluogo. Pertanto, l’area CL non solo costituisce una significativa fonte di degrado urbano, ma presenta anche un rilevante rischio per la salute pubblica, essendo un ambiente favorevole alla diffusione delle zanzare”.

I socialisti, dunque, rimarcano anche quanto sia prioritario recuperare lo stabilimento, situato nel quartiere Sabbioni-Ombriano: “Il Partito Socialista ha posto il problema dell’area CL come prioritaria per la città e tutto il territorio cremasco, in più occasioni ha cercato di sensibilizzare chi ricopre ruoli di decisione nel voler trovare una soluzione ritenendo imperativo avviare al più presto il recupero dell’area ex-CL – continua il comunicato – la struttura versa in uno stato di abbandono, e risulta deplorevole che, malgrado sia ancora suscettibile di ristrutturazione, non sia ancora stata raggiunta una soluzione per il suo recupero”.

L’area al momento sembrerebbe difficile da recuperare, ma il PSI si augura un recupero dovuto alla creazione del nuovo Istituto Racchetti in quella zona, attaccando le istituzioni provinciali, tra cui la Provincia e il Comune: “Il PSI cremasco ritiene che ancora oggi ci siano le condizioni perché la costruzione del nuovo istituto Racchetti avvenga recuperando l’area CL, evitando problemi di congestione del traffico urbano, ed insiste affinché tutte le forze politiche cremasche credano e si impegnino per il recupero di quest’area – si legge nella parte finale – L’idea è che quest’area possa essere acquisita dal pubblico, anche da una partecipazione congiunta Comune/Provincia e coinvolgendo i privati, spostando la costruzione del nuovo Racchetti. Inutile prenderci in giro, se la politica vuole il Racchetti si può spostare”.

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