Politica

Crema, Commemorazione delle Foibe:
tra ricordo e il rischio divisione

L’Italia si prepara alla commemorazione nazionale in ricordo delle vittime delle Foibe, celebrata annualmente il 10 febbraio. Anche Crema sta vivendo la sua marcia di avvicinamento alla giornata, dove non mancano le polemiche di stampo politico. Domani mattina, in Piazza Istria e Dalmazia, il Sindaco Fabio Bergamaschi terrà la cerimonia in memoria dell’eccidio Giuliano-Dalmata.

Il Centrodestra cremasco, intanto, ha voluto rendere omaggio alle vittime attraverso un video girato da alcuni rappresentanti di Fratelli D’Italia, tra cui Renato Ancorotti, Marcello Ventura e Giovanni De Grazia, insieme a Gioventù Nazionale Crema, esponendo l’hashtag #ioRICORDO.

(Il video di Fratelli D’Italia e Gioventù Nazionale Crema in ricordo dei Martiri delle Foibe)

Desta preoccupazione al Centrosinistra, invece, la manifestazione serale in programma sabato sera, dalle 18 alle 22, organizzata da ‘Lealtà e Azione’, e ‘Progetto Nazionale’, gruppi considerati molto vicini all’estrema destra. Attraverso un comunicato stampa, sottoscritto da diversi gruppi e associazioni del medesimo orientamento politico, la Sinistra Italiana Provinciale cremonese ha voluto esprimere il suo dissenso sull’iniziativa.

“Sabato 10 febbraio andrà, ancora una volta, in scena a Crema una brutta pagina per i valori Costituzionali della nostra Repubblica nata dalla resistenza e dalla lotta alla prevaricazione fascista – si legge – I gruppi di “estrema destra”, che tuttavia non stentano a definirsi loro stessi neofascisti, di Lealtà e Azione e Progetto Nazionale, hanno promosso una manifestazione commemorativa “in ricordo dei Martiri delle Foibe”. Un pretesto nemmeno troppo celato per provocare, ancora una volta, la memoria collettiva”.

Un’iniziativa che, secondo la sinistra, aggira i valori costituzionali: “A Crema le normative per “occupazione di suolo pubblico” prevedono l’obbligo di sottoscrivere un documento in cui l’organizzazione dichiara “di riconoscersi nei valori costituzionali della Resistenza, ripudia il fascismo e nazismo ed afferma di non aver mai manifestato e di non professare ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche portatrici d’odio e di intolleranza religiosa”. Questi soggetti aggirano le normative perché, senza un gazebo o un tavolino, non vi sarebbe “occupazione di suolo pubblico”.

Il comunicato spiega come il centro città verrà transennato per quattro ore, a causa di ‘evidenti motivi di sicurezza’, in modo da consentire lo svolgimento della manifestazione definita “revisionista, organizzata da associazioni che dichiaratamente si ispirano ai nostalgici e antidemocratici valori del fascismo”.

Il Centrosinistra, dunque, si è rivolto alle istituzioni per revocare il permesso: “Chiediamo serie riflessioni a tutti i livelli affinché queste contraddizioni non si ripetano in futuro, nel rispetto dei valori costituzionali, con l’auspicio che anche la manifestazione di domani sia revocata – continua il comunicato – È legittimo e corretto approfondire il dibattito attorno al tema delle foibe, non lo diventa quando questo è un pretesto per mettere in discussione i valori della resistenza e della memoria e ancor meno lo è quando a proporlo, con manifestazioni dal sapore squadrista, sono organizzazioni di stampo neofascista”.

 

Riccardo Lionetto

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