Inferno in A21: 2 vittime
e 50 persone coinvolte
AGGIORNAMENTO ORE 17 – E’ di due morti e 64 feriti il bilancio della serie di incidenti che si sono verificati lunedì mattina lungo l’autostrada A21, nel tratto tra Cremona e Brescia. Le vittime sono due coniugi residenti a Pontevico, Pietro Pelucchi e Antonella Mombelli entrambi over 70. Un vero e proprio inferno, quello che si sono trovati davanti le decine di soccorritori, vigili del fuoco e poliziotti giunti sul posto, con feriti rimasti incastrati in un incubo di lamiere.
GLI INCIDENTI – Tutto è iniziato intorno alle nove della mattinata di lunedì, quando si è verificato il primo incidente, in direzione Brescia, tra il casello di Pontevico e quello di Manerbio. Ne sono seguiti altri, oltre una decina, che hanno interessato entrambe le corsie di marcia.
Tra le persone coinvolte, 18 sono finite in ospedale in codice giallo, 30 in codice verde e 14 sono state solo medicate sul posto, come emerge dal bilancio del 118. Molti anche i cremonesi rimasti bloccati lungo la direttrice. I veicoli incidentati sono invece una ventina. Due auto hanno preso fuoco e sono seguiti una serie di tamponamenti a catena. Coinvolti anche un pullman con 10 turisti a bordo e un furgone. Le vittime sono invece gli occupanti di una macchina rimasta incastrata sotto una birsarca.
LA VIABILITA’ – Quanto accaduto ha reso necessaria la chiusura dei caselli di Manerbio, Pontevico e Cremona. Il tratto di autostrada tra Cremona e Brescia è rimasto quindi completamente bloccato, ma anche tutta la parte precedente, tra Piacenza e Cremona, è rimasta congestionata, tanto che molti automobilisti in transito lungo la A21 sono dovuti uscire a Piacenza, andando così a intasare di traffico la Caorsana. Situazione analoga nella direzione opposta, tra Brescia Centro e Pontevico, tratto in cui il traffico ha subito forti rallentamenti, e si è resa necessaria una chiusura in direzione Piacenza almeno per qualche ora.
I SOCCORSI – Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, coadiuvati dai Vigili del Fuoco. Areu ha inviato 5 mezzi di soccorso avanzato, ossia 4 automediche e un auto infermieristica, e 13 ambulanze.
Per quanto riguarda i Vigili del Fuoco, le squadre di diverse sedi sono state tempestivamente inviate sul posto. Da Cremona, sono state mobilitate tre squadre, con autopompa e gru, mentre da Brescia sono state inviate un’autopompa, un’autobotte e un’autogru. A supporto, anche squadre provenienti da Mantova (distaccamento di Castiglione), Verolanuova e Orzinuovi. Il personale del Comando di Cremona ha provveduto a spegnere l’incendio delle due vetture e portare soccorso a diversi infortunati. Complessivamente, sono stati dispiegati trentuno vigili del fuoco tra cui cinque funzionari tecnici. L’intervento ha consentito di liberare dalle lamiere sei persone.
Per i rilievi del caso è intervenuta la Polizia Stradale di Cremona e di Brescia, con almeno una decina di pattuglie: loro compito è quello di ricostruire quanto accaduto, ma anche cercare di gestire una viabilità molto complessa. Tra le cause dello schianto, sicuramente la fitta nebbia che ha interessato tutta l’autostrada fin dalle prime ore della mattina. Le persone presenti raccontano di un vero e proprio “muro” che impediva la visibilità.
LE TESTIMONIANZE – Come ha raccontato una donna cremonese, rimasta bloccata proprio nella zona dell’incidente, “la situazione è surreale, ci sono tantissime ambulanze, arrivano da ogni parte. Sono entrata in autostrada e mi sono ritrovata in questo terribile momento, dove c’era un muro di nebbia. Ho sentito suoni e fischi e all’ultimo ho sterzato per evitare un’auto. Il camion dietro di me per non tamponarmi ha frenato talmente tanto che gli è scoppiata una gomma. Sembra di vivere in un film. Mi sono spaventata tantissimo, avrei potuto finire anch’io accartocciata come accaduto ad altre auto”.
Laura Bosio
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