Cronaca

Distretto del cibo, il Cremasco
lavora per intercettare i fondi

“Ci sono tutti i presupposti per fare bene, stiamo lavorando alla costituzione di un distretto cremasco del cibo per valorizzare i prodotti locali”. Così Piergiacomo Bonaventi, sindaco di Pandino e componente di giunta dell’Area Omogenea Cremasca con delega alle tematiche agricole, commenta la notizia di un ulteriore contributo di 150 mila euro ai 100 mila già stanziati da Regione Lombardia per la sostenibilità agroalimentare realizzata dai distretti del cibo.

Il Cremasco, forte di una serie di prodotti del settore agroalimentare che si sono fatti conoscere come prelibatezze ed eccellenze locali, dal tortello al salva, dalla spongarda alla Bertolina, al salame, sta già lavorando alla costituzione del distretto da mesi ed ha affidato ad Emanuele Cabini, presidente dell’Ordine provinciale degli agronomi, la documentazione per poter partecipare al bando regionale in primavera ed intercettare i fondi stanziati.

“Noi crediamo molto a questa opportunità – ha proseguito Bonaventi – e, come Area Omogenea Cremasca, insieme al presidente Gianni Rossoni e altri componenti di giunta, ci siamo già incontrati con i consiglieri regionali Vitari, Ventura e Piloni per mettere a punto una road map e farci trovare pronti nella tempistica, fissata ad aprile”.

Il primo passo da compiere sarà quello di sottoporre la proposta della costituzione del distretto cremasco a tutti i sindaci dell’Area Omogenea in modo che ci sia la massima condivisione tra i comuni. Poi sarà necessario coinvolgere le associazioni di categoria e la Camera di Commercio di Cremona. Per quanto riguarda le aziende, una trentina hanno già dato l’adesione. Circa la struttura organizzativa ci si muove verso l’individuazione di un ente capofila che potrebbe essere uno dei comuni cremaschi maggiormente interessati, perché è in genere uno dei requisiti per potere partecipare al bando.

“Quello che più conta – conclude Bonaventi – è che il territorio cremasco ha tutti i presupposti, grazie ai prodotti delle numerose aziende agricole presenti, per intercettare i fondi e siamo molto fiduciosi”.

Sabrina Grilli

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