Cultura

“Se no che gente saremmo”
Calcio antico e valori
raccontati da Gianfelice Facchetti
Giovedì sera a Ricengo

Nascere e crescere all’ombra tenace dell’olmo Facchetti (secondo la definizione data da Beppe Severgnini) è stata per Gianfelice una grande fortuna, ma anche una sfida stimolante e non sempre facile. Il figlio del mitico Giacinto, ce lo racconta giovedì 26 a Ricengo ospite di NonSoloACrema presso la scuola primaria in via Pertini. Ripercorrendo la vita del padre Giacinto, leggenda calcistica e straordinario esempio di integrità, Gianfelice con il suo libro “Se no che gente saremmo” ci mostra che correndo ostinatamente dietro i propri sogni si può costruire una vita esemplare. Nel libro scorrono così, in un’emozionante moviola, le immagini del capitano dell’Italia che ha battuto la Germania 4 a 3, i grandi derby con la maglia dell’Inter, le sfide con il russo Cislenko, il magico mondo delle figurine e il calcio eroico di una volta. A Gianfelice tocca anche il compito di difendere il padre dall’attacco del sottobosco calcistico, e lo fa con sanguigna passione di figlio. E mentre i tristi giocolieri del fango svaniscono nel nulla, a stagliarsi esemplare all’orizzonte resta solo il gigante Facchetti, con il suo tronco tenace e il suo sorriso gentile protetto da una chioma sempre perfettamente pettinata.

Perché si arrivi a segnare, la palla bisogna passarsela: questo libro è un lungo e affascinante assist tra un padre e un figlio e tra il figlio e i lettori. Il pallone che ci arriva è fatto di dignità, coscienza e lealtà, resistenza e pudore. Sarà il giornalista Paolo Loda ad intervistare GianFelice Facchetti.

 

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