Politica

Bilancio, polemica di Beretta:
“Amministrazione senza strategia”

La politica cremasca si scalda nell’ultimo mese del 2023. Come ogni anno l’amministrazione comunale punta all’approvazione del bilancio entro il termine dell’anno, così da consentire ai diversi uffici di poter pianificare gli interventi con fondi certi e prestabiliti.

Ieri il primo passo in questa direzione, con l’illustrazione del bilancio di previsione per il prossimo triennio da parte dell’assessore Cinzia Fontana e le diverse strategie messe in campo presentate da parte del sindaco Fabio Bergamaschi.

Al di là dei numeri però, non sono mancate le polemiche. L’opposizione, soprattutto il consigliere Simone Beretta, critica la visione dell’amministrazione, con più di un interrogativo sui piani futuri della città: “Ho dedicato insieme a tutti gli altri molto tempo per leggere le relazioni. Io continuo ad insistere sul fatto che loro non abbiano strategia. Leggendo anche il bilancio, è la somma di tante parole senza anima. Non riesco a capire il sindaco dove voglia portare Crema e il territorio, davvero se guardo Piazza Duomo e vedo l’albero di Natale, devo dire che questa amministrazione è come l’albero: una cosa talmente piccola e si aspettano che nel giro di qualche mese possa crescere. Noi sono anni che aspettiamo che possano crescere e che definiscano una strategia che io non riesco assolutamente a leggere. Ogni tanto arrivano proposte di finanziamenti e partecipano ai bandi senza una logica. Io ormai sono sgomento, una buona amministrazione, dopo aver definito gli obiettivi, controlla che vengano raggiunti e controlla la struttura, perché gli obiettivi siano raggiunti davvero e che chi vince la gara rispetti le gare”.

Beretta è poi entrato nello specifico, elencando alcune problematiche della città: “Qui a Crema è un disastro totale, io mi vergogno quando vedo che in Piazza Marconi ci sono 30 posti e ci sono parcheggiate le macchine in doppia fila. Questo sta a significare che non rispettano neanche le convenzioni. Il bocciodromo è un disastro. E spero che non vadano ad inaugurare la pista (velodromo), perché quella non è un grande dono, ma una grande vergogna del Coni, che l’aveva venduta ma poi fece retromarcia perché era soggetta alle belle arti. Poi meglio averla che non averla”.

Il consigliere riassume il suo pensiero: “Io non riesco a leggere una strategia compiuta, non ho chiaro dove andiamo a finire. Più questo è l’atteggiamento, più Crema si sta trasformando in un “paesello”. Quando si dice che qui arrivano tanti visitatori, iniziamo a dire che i visitatori stanno arrivando ovunque, in tutta Italia, Crema compresa”.

Simone Guarnaccia

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