Politica

Pandino, il PD chiede la
regolamentazione delle logistiche

L'insediamento smisurato delle logistiche sta divorando i territori dell'alto cremasco, che hanno visto una crescita preoccupante negli ultimi anni favorendo il consumo di suolo

Un territorio storicamente agricolo, preda degli ultimi anni della corposa crescita da parte di Logistiche. L’Alto cremasco ha visto un deciso incremento di consumo del suolo negli ultimi dieci anni, a favore di industrie di stampo logistico, principalmente su gomma, che stanno invadendo il verde dei comuni del Pandinasco senza sosta. Il Partito Democratico dice basta a tutto questo.

Venerdì sera, infatti, nell’aula civica di Pandino, i rappresentanti regionali del PD, Matteo Piloni e Gigi Ponti, sostenuti dalla presenza del capogruppo del PD alla camera Chiara Braga, sono intervenuti per discutere proprio della mancanza di una regolamentazione da parte della regione, e del governo a livello nazionale, del consumo di suolo.
La domanda principale che si pone la minoranza è relativa all’impatto che possono avere le crescenti nascite di ditte logistiche dal punto di vista ambientale ed ecologico, per preservare la salute dei cittadini.

“Quando si perdono le misure sulla programmazione di consumo del suolo in un determinato territorio, i rischi diventano troppi ” – spiega il consigliere regionale Gigi Ponti – “La questione da porci è: la scelta di un insediamento logistico è intelligente? Si, quando però nell’area ci sono snodi intermodali per poter consentire più opzioni di trasporto, come quello in ferro per esempio, oltre a quello su gomma che occupa la maggior parte degli spostamenti.”

A fargli da eco, il collega Matteo Ponti, primo firmatario della proposta di legge sulla regolamentazione di insediamenti logistici, avanzata in regione nel 2021: “La proposta si basa su quattro punti fondamentali: innanzitutto elementi di viabilità e infrastrutture tra gomma e ferro. Non è ammissibile avere insediamenti logistici senza questi collegamenti; in secundis, dare priorità alle aree dismesse per questi tipi di insediamenti, come richiesto dalla legge regionale del 2019 sulla rigenerazione urbana; la qualità del lavoro è importante, perché spesso le logistiche hanno a che fare con appalti, subappalti e spesso quest’ultimi portano con loro false cooperative, raggiungendo accordi “pirata”; infine, serve una regia sovracomunale e noi crediamo che sia Regione Lombardia a fare, attraverso accordi di programma, questa pianificazione territoriale”.

Interesse regionale, che si estende fino alla richiesta di bisogno nazionale. Infatti, la limitazione del consumo del suolo, è una proposta portata avanti anche nella camera dei deputati dal capogruppo PD Chiara Braga, ma ad oggi non sembra essere una priorità per la maggioranza: “Al momento c’è una chiusura totale da parte del centrodestra, ma abbiamo chiesto di calendarizzare la nostra proposta di legge sul consumo di suolo alla commissione ambientale: è importante limitare questa crescita smisurata nei confronti di quei territori sempre più a rischio dell’impatto dovuti ai cambiamenti climatici.

 

Riccardo Lionetto

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...