Economia

Nell’ultimo trimestre +3,7%
di cassa integrazione straordinaria
Dal 2010 al 2011 le ore richieste
calano, ma è allarme licenziamenti

Il dato sconfortante di partenza è questo: sono 53.500 i lavoratori licenziati in Lombardia nel 2011 a causa della crisi, oltre 185mila i posti di lavoro persi dal 2008 a oggi. Poi, se nell’ultimo trimestre, a livello regionale, è tornata ad aumentare la cassa integrazione ordinaria (+29,2%), nel cremonese a farla da padrona è la cassa integrazione straordinaria che segna una crescita del 3,7%. Cassa integrazione ordinaria e in deroga, invece, sono in calo in provincia, rispettivamente -22% e -33,7%. E’ quanto emerge dal Rapporto sugli effetti della crisi realizzato dalla Cisl Lombardia sulla base dei dati ufficiali relativi alle richieste di cassa integrazione presentate nel corso del 2011 dalle imprese lombarde.

Per quanto riguarda i vari settori, nell’ultimo trimestre in provincia aumenta vertiginosamente la richiesta di cassa integrazione per il settore dei trasporti e della comunicazione con una variazione pari al 221,9%, boom anche nella moda (+178,4%) e nel settore del legno (+102,4%). Cresce, poi, la domanda di ore nel settore chimico-energetico con una variazione del 33,1%. In calo, invece, nell’ultimo trimestre la cassa integrazione per il metalmeccanico (-41,9%), per l’edilizia (-51,1%), per cartai e poligrafici (-44,4%), per il settore agroalimentare (-17,9%) e per il commercio (-42,1%).

Estendendo lo sguardo, rispetto al 2010, nel 2011 è stato richiesto in Lombardia un numero di ore di cassa integrazione in calo del 32,9%. La diminuzione nel cremonese da un anno con l’altro è la più alta rispetto alle altre province lombarde. Dal 2010 al 2011, le ore di cassa integrazione richieste sono quasi dimezzate con una percentuale in calo del 45,95%. Un dato che ovviamente va analizzato tenendo conto dei lavoratori licenziati che non lavorano più e non godono di alcuna cassa integrazione.

I dati sulla mobilità, infatti, sono preoccupanti ed evidenziano oltre il doppio dei licenziamenti pre-crisi. “Complessivamente sono 185mila i posti di lavoro persi dal 2008 a oggi – afferma Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia – . Due terzi di questi licenziamenti non godono dell’indennità di mobilità che per due-tre anni rappresenta un sostegno importante per i soli lavoratori delle aziende industriali. E’ evidente la necessità di procedere al più presto alla riforma degli ammortizzatori sociali, per tutelare tutti i lavoratori colpiti dalla crisi”.

 

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