Cronaca

Una Fondazione per ricordare mamma Ale
e il piccolo Leo, volati in cielo
È nata Pro.di.gi di Alessandra
Obiettivo: formare educatori degli oratori

– nella foto Luca Guerini e don Giancarlo Scotti

 

È stata presentata presso il Centro giovanile San Luigi, la Fondazione Diocesana non autonoma, Pro.di.gi di Alessandra, costituita nella Diocesi di Crema, legata alla Pastorale Giovanile e all’associazione Noi Crema, in ricordo di Alessandra Brusaferri, la giovane mamma tragicamente scomparsa in un incidente stradale nel dicembre 2010.
Nell’introduzione, il direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile e degli oratori della Diocesi, don Giancarlo Scotti ha ricordato come, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Alessandra, sia stato firmato il decreto vescovile da parte di monsignor Oscar Cantoni, di costituzione della Fondazione, con una dotazione iniziale di 2.500 euro.
L’obiettivo della Fondazione è quello di creare, attraverso una formazione specifica, figure stabili di educatori e animatori che con la loro presenza all’interno degli oratori, possano affiancare e guidare i giovani, prevenendone il disagio attraverso una serie di attività formative, ludiche e sportive.
È possibile sostenere la Fondazione attraverso un versamento sul C/C: IT09G0877156651000000190176 presso la filiale di Bagnolo Cremasco del Credito Coop.vo dell’Adda e del Cremasco – Cassa Rurale, intestato a Noi Crema Associazione Fondazione PRO.DI.GI di Alessandra.

IL PROGETTO PARTE DA LONTANO

L’idea di formare in maniera organica la fondamentale figura degli educatori che operano all’interno degli oratori è stata da sempre un tema particolarmente sentito da Alessandra, che in passato aveva curato il progetto, sostenuto tra l’altro dal Comune di Crema (presente in sala l’assessore Luciano Capetti).
E già nel 2003, in un suo documento, la Pastorale Giovanile auspicava l’individuazione di figure di laici che, per sapienza e cuore, potevano essere formate adeguatamente per le attività di educatori negli oratori.

PROGETTO DIMENSIONE GIOVANI

Pro di.gi – ha spiegato Luca Guerini, marito di Alessandra e papà del piccolo Leonardo volato in cielo anche lui a seguito dell’incidente – sta a significare Progetto Dimensione Giovani, a cui aveva lavorato Alessandra, mentre il logo della Fondazione ha un significato simbolico particolare:
“Si tratta di un aliante in volo. Un Aliante – ha detto Guerini, giornalista de Il Nuovo Torrazzo – non ha motore e quindi deve essere aiutato a decollare, ma una volta in volo, non ha bisogno di un motore, prosegue da solo. Ecco, la Pastorale Giovanile, l’oratorio, gli educatori, rappresentano il motore, mentre l’aliante, i fruitori del progetto, i ragazzi. Questo progetto è un modo significativo per ricordare Alessandra – ha concluso commosso Luca – i suoi talenti, la sua storia, la nostra storia, che è cominciata all’oratorio e lì ritorna”.

Ilario Grazioso

 

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